Pieno sostegno allo sciopero dei medici, c’è un’emergenza di personale che il nuovo Piano sociosanitario non affronta. Riconosciuta la specificità del Polesine, ma servono atti concreti, non parole

Inserito il 23 Novembre 2018 in Lavoro, Sanità, Territorio


Piena sostegno ai medici che oggi stanno scioperando.

“Piena sostegno ai medici che oggi stanno scioperando: dalle prime notizie le adesioni sono altissime e di questo la politica ne deve tener conto. Meno medici e meno risorse significa meno cure e quindi più rischi o, per chi se lo può permettere, ricorso al privato. Dobbiamo dirlo apertamente: stiamo andando incontro a un progressivo smantellamento del Servizio sanitario pubblico”. A dirlo è Graziano Azzalin, consigliere regionale del Partito Democratico che questa mattina ha portato la propria solidarietà alla manifestazione che si è svolta davanti all’ospedale di Rovigo.

 

“Il problema non è soltanto nazionale. Anzi. A livello regionale la Giunta insiste a dire che non cambierà nulla nel nuovo Piano sociosanitario, ma se manca il personale è evidente l’impossibilità di mantenere gli attuali servizi che pure presentano varie criticità. È inutile dire che non chiuderà nessuno ospedale, il problema è cosa ci mettiamo dentro.. Nel Pssr approvato in Commissione e che approderà in aula nelle prossime settimane è passato un nostro emendamento in cui si riconosce la specificità del territorio polesano, ma dalle parole bisogna poi passare ai fatti, con atti coerenti in termini di implementazione di risorse e personale. Negli ultimi due anni – chiude Azzalin – solo in Polesine sono andati via 74 medici e nel 2019 altri 280/300 dipendenti dell’Ulss, medici inclusi, potrebbero andare in pensione. È un’emergenza che va assolutamente affrontata”.




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