“La riapertura di corso del Popolo alle auto è contro il bene della città”

Inserito il 8 Dicembre 2011 in Ambiente, Commercio, Opere pubbliche, Politica, Trasporti, Turismo


Il consigliere regionale del Pd attacca la Giunta comunale di Rovigo e rilancia l’idea referendum: “La valutazione complessiva deve essere anche di tipo culturale e sociale, di come si intende la città. Il centro è di tutti e bisogna fare in modo che tutti ne fruiscano nel migliore dei modi. Anche attraverso la collaborazione con gli esercenti nell’ottica del centro commerciale naturale”

“C’è una cosa che accomuna le due scelte più sbagliate, ma forse anche le prime due scelte compiute, dalla Giunta presieduta dal ‘consigliere qualunque’ Piva: sia la decisione di stralciare il progetto per il San Michele che quella, ancora più insensata, di riaprire al transito delle auto Corso del Popolo, denotano infatti la scelta di buttare al vento due occasioni”. Il consigliere regionale Graziano Azzalin non fa sconti all’amministrazione comunale rodigina, colpevole, a suo avviso, “di essere talmente priva di idee da non sapere cosa vuole per il futuro di Rovigo da affidarsi a decisioni estemporanee o, peggio, a suggestioni propagandistiche e sollecitazioni minoritarie pur di non assumersi la responsabilità di proporre una strada per la crescita della città”

Una città che, aggiunge Azzalin, “ha riscoperto un nuovo spazio di vivibilità che non può e non deve essere sacrificato in nome di chissà quale vantaggio economico proprio a favore di chi non si è reso conto che, invece, proprio il Corso pedonale offre al centro di Rovigo un’opportunità di crescita. In tutta Italia si sta percorrendo la strada dei centri commerciali naturali, anche grazie ai fondi europei di sostegno alla realizzazione di piani integrati di sviluppo urbano sostenibile. I centri commerciali naturali non sono la riproposizione nel tessuto urbano di un centro commerciale come quelli fioriti nelle periferie di tutte le città, ma un progetto più articolato che consideri anche i motivi del successo di queste realtà e li riproponga in un contesto non artificiale, ma pulsante di vita. La valutazione complessiva sulla riapertura del Corso deve, infatti, essere anche di tipo culturale e sociale, di come si intende la città. Il centro è di tutti e bisogna fare in modo che tutti ne fruiscano nel migliore dei modi. Anche attraverso una collaborazione con gli esercenti”.

Il consigliere regionale, che da vicesindaco si era fortemente battuto per la pedonalizzazione, si dice “stupito non solo nel merito della decisione, ma anche nel metodo, con annunci e smentite che hanno dimostrato in modo evidente come questa la Giunta sia in balia di spinte minoritarie e non consideri il bene dell’intera città, cosa che invece dovrebbe caratterizzare l’azione di un buon amministratore. Certo è difficile programmare a lungo termine, ripensare la mobilità, il traffico, i parcheggi, i mezzi pubblici e lo stesso piano del commercio. Ma, proprio in un momento in cui le risorse sono scarse, il valore aggiunto sono le idee. Invece, in questo caso, assistiamo alla scelta di fare passi indietro a causa dell’incapacità di guardare avanti, al bene della città. Fortunatamente su questo tema si è creata un ampio movimento di protesta, che va oltre gli schemi politici e vede in prima persona i cittadini. Per questo penso che, se la Giunta avesse un briciolo di coerenza, di lungimiranza e, perché no, anche di coraggio, accetterebbe di concludere quello che definisce ‘periodo di prova’ facendo tirare le conclusioni alla cittadinanza. L’idea del referendum, che già da più parti viene sollecitata, può davvero essere un modo per responsabilizzare l’intera città e chiamarla a scegliere direttamente su quale idea abbia del proprio futuro”.




Un commento

  1. M. Iside Bruschi ha detto:

    E’ incredibile come un medico che ha lavorato in un dipartimento “Oncologico” gran parte della sua vita sia così insensibile al problema dell’inquinamento e alla salute dei suoi cittadini.
    C’è da dire però, che dopo la chiusura del corso non è stato fatto nulla per vivacizzare” questa città!!! Le piazze di Padova o Ferrara sono sempre più “appetitose”. Quando ci diamo una mossa ???

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