Commercio


Incalzeremo la Regione affinché sia allargata all’intero Polesine e per un piano strategico in tempi brevi.


“Tenere alta l’attenzione, le ristrutturazioni non possono essere sempre pagate dai lavoratori”


“Il Governo c’è, adesso velocizzare la redazione del piano strategico”


Fra gli effetti nefasti della guerra vi sia anche una ferita profonda per l’agricoltura veneta che, in un momento congiunturale già delicato si trova a fare i conti anche con le conseguenze dell’embargo russo deciso da Putin


Come vicepresidente della commissione Agricoltura sono stato relatore in aula della legge approvata dal consiglio regionale con 43 sì ed un astenuto. Due sono gli aspetti particolarmente rilevanti: la dotazione finanziaria, 1 milione e 300mila euro, ed i tempi visto che a breve si darà corso alla nuova programmazione europea


Abbiamo forse bisogno di nuovi disciplinari, di nuove norme, di nuove prescrizioni per far dire a un’azienda che produce in Veneto? Chi ignora cosa sta succedendo nel mondo e pensa solo a far propaganda non merita il plauso dei produttori


Insieme al collega Bruno Pigozzo ho presentato un’apposita interrogazione: il Veneto è stato precursore sul Km 0, ma poi non si è mosso di un millimetro: senza decreti attuativi e disposizioni esecutive la norma non può dispiegare i suoi effetti. La semplificazione è il tallone d’Achille della Giunta Zaia


Nella riorganizzazione degli organismi consiliari la nomina nella commissione speciale per relazioni internazionali ed i rapporti comunitari ho ottenuto una nuova nomina: “Accetto con entusiasmo questa nuova sfida, sperando di poter dare il mio personale contributo per lo sviluppo del Veneto e per una cultura delle relazioni fra territori e Paesi che sia fondata sulla sussidiarietà, sul confronto, sul rispetto e sulla ricerca di percorsi condivisi


“Impegno forte per l’agroalimentare, non solo per valorizzare la qualità delle nostre tipicità, ma anche per proteggere il grande patrimonio della nostra produzione”


Il consigliere regionale del Pd attacca la Giunta comunale di Rovigo e rilancia l’idea referendum: “La valutazione complessiva deve essere anche di tipo culturale e sociale, di come si intende la città. Il centro è di tutti e bisogna fare in modo che tutti ne fruiscano nel migliore dei modi. Anche attraverso la collaborazione con gli esercenti nell’ottica del centro commerciale naturale”