“Centrale a biomasse di Borsea, la Giunta regionale e la Giunta comunale di Rovigo latitano invece di attivarsi per ottenere garanzie”

Inserito il 5 Dicembre 2011 in Ambiente, Energia, Lavoro, Politica, Sanità


Il consigliere regionale polesano annuncia la presentazione di un’interrogazione in una conferenza stampa insieme alla capogruppo Pd in consiglio comunale Nadia Romeo ed ai consiglieri comunali Franco Ruzzante e Vanni Borsetto: “Manca un’esatta indicazione dei livelli di emissione di tutti gli inquinanti, non si sa niente sui progetti di teleriscaldamento e di adeguamento dell’Interporto e non si è preso in considerazione l’impatto sull’agricoltura del territorio”

Il testo scaricabile dell’interrogazione: IRI centrale biomasse borsea

“Il primo punto da porre in evidenza è la grave latitanza della Giunta Zaia dal punto di vista della programmazione: l’assenza di un Piano energetico regionale permette una proliferazione indiscriminata e senza criterio di centrali di ogni tipo. D’altra parte non si può accettare il silenzio del Comune su tale questione: se anche fossero favorevoli all’impianto che dovrebbe sorgere a Borsea, non si nascondano dietro un dito, lo dicano chiaramente e si attivino affinché ci sia il minor impatto possibile”. Il consigliere regionale del Pd Graziano Azzalin è intervenuto oggi in una conferenza stampa convocata a Rovigo insieme al capogruppo Pd in consiglio comunale Nadia Romeo ed ai consiglieri Franco Ruzzante e Vanni Borsetto, per porre in evidenza il caso della centrale a biomasse di Borsea, dopo aver appreso la notizia che l’azienda E-Factory ha presentato al Comune di Rovigo la comunicazione di inizio lavori per la realizzazione del progetto di costruzione ed esercizio di un impianto di cogenerazione con potenza elettrica di 30,9 MWe alimentato a biomassa liquida nell’area del Piano Particolareggiato “Interporto” di Rovigo, situata in adiacenza ai centri abitati di Borsea e Sant’Apollinare.

A tal proposito il consigliere regionale ha presentato un’apposita interrogazione. In particolare, Azzalin chiede alla Giunta “se non consideri necessario ovviare alla grave mancanza di un’esatta e puntuale indicazione dei livelli di emissione e dei flussi di massa di tutti gli inquinanti, dal momento che la centrale, allo stato delle cose, potrebbe erroneamente ritenere di attivarsi con il solo obbligo di rispettare i livelli e i flussi indicati, in modo approssimativo, con riferimento ad una centrale diversa, o peggio ai livelli indicati nel verbale della CTRA, ormai obsoleto in quanto non tiene in alcun conto della difficile situazione ambientale dell’area e delle migliorie apportate al progetto durante la conferenza di servizi”. Azzalin, oltre ai altri dati tecnici, come quelli che riguardano l’approvvigionamento idrico e lo scarico in fognatura delle acque reflue, ha posto l’accento sulla richiesta di informazioni chiare circa “lo stato di avanzamento del progetto di teleriscaldamento, imprescindibile per l’intera realizzazione della centrale”.

Importante, poi, la sottolineatura su “quali valutazioni siano state fatte circa l’impatto complessivo sull’agricoltura locale, dal momento che la biomassa utilizzata come combustibile, prevalentemente materiale vegetale ottenuto da colture dedicate annuali (colza, soia, girasole, ecc.) o poliennali (olio di palma), non è sostenuta da una produzione autoctona e, quindi, in parte arriverebbe dall’estero, e in parte rischierebbe di compromettere l’equilibrio delle colture del territorio”.

Nadia Romeo ha rimarcato la “continuità d’azione del Pd con quanto fatto quando era alla guida della città, ovvero una serie di richieste precise in conferenza di servizi che in parte sono state accolte. Una posizione che non si oppone in modo ideologico al progetto, ma cerca di far sì che venga tutelata la salute non solo dei residenti nell’area, ma di tutta la città.. Da questo punto di vista ci dichiariamo disponibili a supportare l’azione dell’attuale amministrazione presieduta dal ‘consigliere qualunque’ Bruno Piva, visto che noi abbiamo ben chiara la situazione”.

“Purtroppo – ha aggiunto Franco Ruzzante – in consiglio comunale, dopo le ben note e deprecabili vicende, non ci sono state fornite risposte adeguate e per questo è più che opportuna l’interrogazione presentata da Azzalin. In particolare, non sappiamo nulla per quanto riguarda la rete teleriscaldamento, nonostante la ditta si sia assunta l’impegno a realizzare tale rete e a dare inizio ai lavori dopo la sottoscrizione dei contratti di fornitura. Così come nulla si sa circa le necessarie modifiche alla banchina dell’Interporto, una delle condizioni ritenute indispensabili anche dall’Ulls per ridurre l’impatto della centrale il cui approvvigionamento deve avvenire attraverso la via fluviale ma senza creare intralcio alla navigazione”.

“Non nascondo che siamo preoccupati non solo dal punto di vista tecnico – ha concluso Vanni Borsetto – ma anche dal punto di vista politico, considerando l’imbarazzante silenzio dell’amministrazione comunale”.




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