Il consiglio ha detto sì ai due testi di cui era secondo firmatario e che apportano importanti modifiche alle “Nuove norme per interventi in agricoltura” ed alle “Norme per la tutela delle risorse idrobiologiche e delle fauna ittica e per la disciplina dell’esercizio della pesca nelle acque interne”
VENEZIA – Soddisfazione da parte del vicepresidente della commissione agricoltura Graziano Azzalin per l’approvazione nel corso della seduta odierna del consiglio regionale di due leggi che lo hanno visto in un caso relatore e nell’altro correlatore oltre che secondo firmatario.
Il primo dei due disegni di legge approvati è quello che introduce modifiche alla legge regionale del 12 dicembre 2003 “Nuove norme per gli interventi in agricoltura”, che il vicepresidente della commissione agricoltura ha illustrato in aula: “Con questa legge – ha spiegato Azzalin – si producono importanti semplificazioni nei confronti degli agricoltori e si adegua la normativa alla nuova disciplina europea. Una delle abrogazioni, per fare un esempio, riguarda l’obbligo di trascrizione del vincolo di destinazione sui beni immobili oggetto di finanziamento: con la sua cancellazione si sgravano gli agricoltori di un adempimento burocratico, nonché di un onere finanziario a loro carico. Ma l’aspetto più importante è l’avvio dell’iter per la riattivazione del Fondo di rotazione del settore primario, con circa 24 milioni che possono andare a valorizzare una politica imprenditoriale agricola più spinta”.
Particolarmente importante anche il secondo disegno di legge, che ha visto Azzalin correlatore in aula nonché secondo firmatario: in questo caso il testo introduce modifiche e integrazioni alla legge regionale del 28 aprile 1998, “Norme per la tutela delle risorse idrobiologiche e delle fauna ittica e per la disciplina dell’esercizio della pesca nelle acque interne e marittime interne della Regione Veneto”. “Inutile sottolineare l’importanza che la pesca riveste per il Polesine – ha rimarcato Azzalin il cui impegno a favore di questa legge è stato esplicitamente sottolineato dal presidente della IV commissione Dario Bond – Al tempo stesso, proprio su questo fronte si stanno verificando con sempre maggiore frequenza episodi di pesca di frodo. In questo senso va l’ampliamento delle competenze alle guardie ittiche volontarie anche in materia ambientale: all’associazionismo pescasportivo viene affidato un ruolo più importante in modo da sgravare gli enti pubblici da compiti di gestione e controllo. Oltre al potenziamento del Tavolo Blu, alla redazione degli elenchi delle specie a rischio, al rafforzamento delle aree no-kill e di zone a tutela ed alla regolamentazione delle licenza di pesca a scopo turistico, nell’ottica di agevolare ed avvicinare i giovani alla pesca, viene anche prevista l’esenzione del versamento della concessione regionale per i minorenni”.
“Le due approvazioni – è il commento di Azzalin – seppur arrivate in extremis, rappresentano un atto di coraggio da parte del consiglio visto che senza il sì dell’aula sarebbe stato necessario riaprire nella prossima legislatura tutto l’importante lavoro di consultazione e confronto che è stato svolto nei numerosi incontri e tavoli tecnici”. La seduta è stata poi sospesa ed aggiornata a domani. All’ordine del giorno ancora tanti punti, fra i quali il Piano dei rifiuti ed il disegno di legge a firma di Pigozzo ed Azzalin “Norme per il recupero di suolo all’uso agricolo e ambientale per lo sviluppo sostenibile del Veneto” che, sostenuta da tutto il Pd, prevede lo stop al consumo di suolo.
