Susanna Camusso in Polesine, Azzalin: “Significativa la stroncatura del Patto per il Veneto e del Protocollo per il Polesine”.

Inserito il 3 Settembre 2012 in Energia, Informazione, Lavoro, Opere pubbliche, Politica, Sociale


Proficuo confronto, ricco di punti di contatto con il segretario generale della Cgil andato in scena alla Festa democratica di Sabbioni di Lendinara

“Un’apertura d’altri tempi per la Festa democratica di Sabbioni di Lendinara, per l’entusiasmo, per la partecipazione e, soprattutto, per la presenza di Susanna Camusso, che ha rivolto al Pd un augurio nel quale mi ritrovo perfettamente, ovvero che sia capace di essere portatore del messaggio che non vi è un’unica politica economica possibile, ma esiste un’alternativa al liberismo che ha prodotto la crisi, ed è l’alternativa che ha vinto in Francia e che parte dal lavoro, dall’equità, dal welfare, dalla ridistribuzione della ricchezza, e che offre un orizzonte di speranza facendo capire ad ognuno che cambiare lo stato delle cose è possibile”. Così il consigliere regionale Graziano Azzalin commenta la serata che ha visto il segretario generale della Cgil ospite in Polesine per il dibattito organizzato dalla Conferenza delle donne democratiche del Veneto, aperto proprio dalla responsabile regionale Raffaela Salmaso, dal segretario provinciale del Pd Diego Crivellari e moderato dal giornalista del Corriere del Veneto Nicola Chiarini.

Azzalin elenca poi i punti a suo avviso più significativi del dibattito a partire dalla “netta stroncatura del Patto per il Veneto, che la Camusso non ha esitato a definire ‘uno spottone’ nel quale manca il senso vero di ‘patto’ in quanto non vi è condivisione degli obiettivi e non potrebbe essere altrimenti visto che Zaia, ha ben sottolineato la segretaria della Cgil, era un autorevole esponente del governo Berlusconi che ha prodotto la situazione di disastro in cui ci troviamo a cominciare proprio dall’irrigidimento del patto di stabilità che paralizza gli enti locali. E sono s’accordo sul fatto che, se davvero si fosse voluto fare qualcosa di concreto, si sarebbero dovute compiere delle scelte nette e non certo definire il welfare un costo. Significativo anche il fatto che la Camusso abbia detto che per quanto riguarda il tanto sbandierato protocollo per lo sviluppo del Polesine non ci sia nulla che si muove anche perché ogni richiesta del genere, da qualsiasi territorio provenga, si ferma contro il muro del ministero delle Finanze che si limita a dire che non ci sono risorse. Credo, come lei, che non sia proprio così: non ci sono più risorse ottenibili dai lavoratori, dai pensionati e dalle famiglie, ma se ne possono trovare colpendo le rendite finanziarie, le speculazioni, i grandi patrimoni, il sommerso, il lavoro nero, la corruzione. Importanti anche le considerazioni sulla spending review e sulla riorganizzazione della pubblica amministrazione e dell’assetto istituzionale: è giusto colpire gli sprechi e l’inefficienza ma non certo il tagliare tanto per offrire qualcosa in pasto alla foga distruttiva del populismo antipolitico. La riorganizzazione delle Province è l’esempio di tutto questo, ma ancora si può lavorare per renderla un’opportunità”. L’esponente del Pd condivide anche “le riflessioni fatte sulla riforma del lavoro, che continua a perpetrare una pericolosa precarietà, non solo occupazionale, ma sociale ed a guardare solo agli aspetti contabili del ‘costa meno’ che, anche in un’ottica di crescita e competitività, non fanno certo fare passi avanti al nostro Paese”.

In conclusione, Azzalin rimarcando “il proficuo confronto, ricco di punti di contatto con la leader del primo sindacato italiano”, sottolinea gli aspetti legati alla Festa, “una grande macchina organizzativa che ha funzionato in ogni dettaglio grazie all’impegno ed alla buona volontà dei tanti volontari. L’afflusso da record di ieri è il giusto premio al grande lavoro dei circoli che, insieme, uniscono le forze per dar vita a questa Festa che andrà avanti fino al 10 settembre offrendo intrattenimento, buona cucina e significativi momenti di confronto. E’ in questi luoghi e con questo popolo che si può davvero costruire qualcosa di importante per nostro partito e per il nostro Paese”.




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