Agricoltura, incontro con Paolo De Castro: “Non si perdano le opportunità che la nuova Pac e l’Expo 2015 possono offrire”

Inserito il 4 Ottobre 2013 in Agricoltura, Ambiente, Impresa, Territorio


Grande partecipazione all’incontro “Nuova Pac ed Expo 2015: quali strategie per l’agricoltura veneta?”, organizzato dal gruppo consiliare regionale del Pd, che ha visto riunite ieri sera nella sala consiliare di Cadoneghe tutte le rappresentanze più qualificate dell’agricoltura veneta a discutere insieme al presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro

“Dopo un’estate in cui il presidente Zaia ha parlato di temi sicuramente interessanti come la sterilizzazione dei cervi e la paternità del tiramisù, vorremmo che si affrontassero anche altre questioni. La presenza di Paolo De Castro, presidente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo, che appena lunedì ha approvato la nuova Pac, dimostra con quale spirito il Pd intenda approcciarsi al tema del futuro dell’agricoltura”. Così il capogruppo Pd in consiglio regionale Lucio Tiozzo ha aperto l’incontro “Nuova Pac ed Expo 2015: quali strategie per l’agricoltura veneta?”, organizzato dal gruppo consiliare regionale del Pd, che ha visto riunite ieri sera nella sala consiliare di Cadoneghe tutte le rappresentanze più qualificate dell’agricoltura veneta. Come ha sottolineato il moderatore Daniele Toniolo, del Forum regionale Agricoltura, “importante il tema e, soprattutto, importante l’ospite. Ma importante anche che il Pd consideri l’agricoltura una risposta per il futuro”.

Dopo il saluto del sindaco di Cadoneghe Mirco Gastaldon, il vicepresidente della IV commissione consiliare Graziano Azzalin ha sottolineato come l’obiettivo dell’incontro fosse“di approfondire, pungolare, spronare, sollecitare ed offrire la collaborazione del Pd come opposizione governante, per far sì che non si perdano le opportunità che la nuova Pac e l’Expo 2015 possono offrire e si compiano tempestivamente le scelte necessari per il futuro dell’agricoltura veneta, che fino ad oggi è riuscita a tenere, unico settore con un Pil di segno positivo nella recessione generale”.

Ricordando che il punto centrale è “garantire la tenuta del reddito agricolo”, Azzalin ha sottolineato che, “ora che si tratta di fare delle scelte emergono tutti i limiti di chi dovrebbe governare il Veneto, dalla riforma degli enti strumentali al sostegno al credito, dall’elaborazione di una strategia condivisa alla legge sulle Organizzazione produttori, fino allo stop al consumo di suolo, sul quale si sono sentiti tanti slogan ma non c’è nulla di concreto ed è per questo che il Pd presenterà presto un proprio progetto di legge. L’Expo, incentrato sul tema ‘nutrire il pianeta, è un’enorme opportunità: non possiamo accettare che tutto si risolva con l’allestimento di qualche stand come se fosse una fiera come tante altre, ma dobbiamo misurarci come sistema veneto. Dalla semplificazione ad una maggiore integrazione territoriale, sappiamo quali sfide attendono il settore primario: come Pd offriamo la nostra collaborazione senza steccati, perché non si può perdere altro tempo prezioso”.

Nel suo approfondito intervento, Paolo De Castro ha illustrato le principali novità della nuova Pac, ricordando come “grazie ad un lavoro di due anni ed oltre 8mila emendamenti, il Parlamento è riuscito a migliorare la pessima proposta Ciolos: sul greening, pur condividendone lo spirito, abbiamo cercato di eliminarne gli aspetti che lo avrebbero reso inapplicabile, alzando a 10 ettari la soglia per la diversificazione, limitata ai soli seminativi, abbassando al 5% la quota della superficie ecologica ed offrendo alle Regioni la possibilità di contribuire realizzandone una quota. Importanti le modifiche sul tema della convergenza, con il limite della diminuzione massima del 30% per i premi più alti, ma soprattutto sulla flessibilità offerta agli stati nazionali. E, nonostante il generale taglio alle risorse, per l’Italia sono confermati i 2 miliardi di euro annui per lo sviluppo rurale come nella passata programmazione, mentre il calo negli aiuti diretti è stato ridotto al 5%, per un totale di 6 miliardi l’anno. La nuova Pac mette dunque a disposizione 42 miliardi di euro per il nostro Paese, che con il cofinanziamento nazionale possono arrivare a 54”.

Prima dei molteplici interventi del numeroso pubblico presente, in ciascuno dei quali non è mancato il riconoscimento ed il ringraziamento per il lavoro prezioso e fondamentale svolto da De Castro e per l’impegno del Pd, l’europarlamentare Franco Frigo ha rimarcato come “il semestre di presidenza italiano del 2014, l’Expo del 2015, le prossime elezioni europeee, il ruolo di De Castro come riferimento internazionale del settore agricolo, permettono di immaginare per l’Italia un ruolo da protagonista in Europa dopo anni di latitanza”.

 




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