Trasporto pubblico locale, Azzalin e Tiozzo: “Settore al collasso, ma la Giunta non si muove”

Inserito il 2 Novembre 2011 in Territorio, Trasporti


Il consiglieri regionali del Pd sottoscrivono il progetto di legge di “Riforma della disciplina e organizzazione del trasporto pubblico locale” e attaccano: “Come hanno sottolineato i sindacati nell’audizione, alla quale non ha partecipato nessun componente della maggioranza, il mancato controllo della Regione ha fatto scattare aumenti delle tariffe e tagli dei servizi con disagi per passeggeri e lavoratori: si costringe la gente a non prendere più i mezzi pubblici, l’opposto di quanto dovrebbe fare una Regione che fa i conti con un inquinamento fra i più alti d’Europa”

“Mentre i mezzi dell’Act sono fermi per uno sciopero dei lavoratori e, come purtroppo avviene ogni giorno, riceviamo segnalazioni di disagi e disservizi da parte dei pendolari, dobbiamo constatare che quella del trasporto pubblico locale non è una questione che interessa la Giunta Zaia: è da mesi che questo strazio va avanti, ma aldilà di qualche vaga rassicurazione ad oggi nulla si è mosso e, con l’entrata in vigore degli orari invernali, potrebbero arrivare nuove sorprese. Negative, ovviamente”. I consiglieri regionali del Pd Graziano Azzalin e Lucio Tiozzo intervengono con decisione sul tema, all’indomani dell’audizione a Palazzo Ferro Fini con i rappresentanti del trasporto pubblico locale, “che hanno lanciato un grido d’allarme per un settore ormai al collasso”.

I due esponenti del Pd, annunciando la sottoscrizione del progetto di legge di “Riforma della disciplina e organizzazione del trasporto pubblico locale” presentato da Bottacin e Fracasso, con il quale si propone una razionalizzazione attraverso un sistema unico integrato dei servizi regionali al quale corrisponda un sistema tariffario unico, timbrano l’azione della Giunta come “azione di sgoverno”: “Dopo i tagli in bilancio al capitolo relativo alla mobilità regionale e la soppressione senza preavviso delle 27 corse da parte di ‘Treni-taglia’ del luglio scorso – spiegano Azzalin e Tiozzo – il Pd si è mosso con decisione con interrogazioni, proposte e manifestazioni. A quanto pare, chi è rimasto fermo, dopo le iniziali promesse, è stato l’assessore Chisso. E le dichiarazioni dell’assessore Donazzan e del consigliere leghista Finco, con le quali chiedono di intervenire per risolvere una situazione che eufemisticamente definiscono grottesca, sono il segno che questa Giunta è senza guida e, lasciando a piedi un’intera Regione, sta finendo su un binario morto”.

I due consiglieri non si fermano qui: “Treni e pullman stracolmi, con studenti e lavoratori a volte costretti a restare a piedi, ritardi, cancellazione di corse: il quadro è desolante, altro che grottesco. Sappiamo tutti che si deve fare i conti con minori risorse, ma in nessun settore come quello del trasporto si possono produrre risparmi attraverso efficientamenti ed economie di scala. Come hanno sottolineato i sindacati nel corso dell’audizione, alla quale non ha partecipato nessun componente della maggioranza, il mancato controllo della Regione ha fatto scattare aumenti delle tariffe a due cifre e tagli dei servizi della stessa entità. E, oltre ai problemi e i disagi per i passeggeri, vanno sottolineati quelli per i lavoratori, oltre ai tanti precari che sono stati lasciati per strada”.

Nel dettaglio, i due consiglieri, uno di Rovigo e l’altro di Chioggia, mettono in evidenza le difficoltà che dopo i recenti tagli affliggono i passeggeri sulla linea che unisce le due città: “La cancellazione di ben tre corse fondamentali ha reso impossibile la vita dei tanti pendolari, studenti e lavoratori. Questo vuol dire costringere la gente a non prendere più i mezzi pubblici e questo è proprio l’opposto di quanto dovrebbe cercare di fare una Regione che fa i conti con un inquinamento fra i più alti d’Europa”.




Lascia un commento