Dal Governo aiuto ai pescatori autonomi, ma per garantire un futuro al settore servono investimenti pesanti della Regione

Inserito il 21 Luglio 2020 in Pesca


È un settore fondamentale per l’economia veneta e ancor di più polesana.

“Dal Governo un segnale importante per il mondo della pesca, duramente colpito dall’emergenza Covid e senza adeguati sostegni. È un settore fondamentale per l’economia veneta e ancor di più polesana, con 14 cooperative e 1500 addetti raggruppati nel Consorzio di Scardovari a cui va aggiunto l’indotto, che non sempre ha avuto dalla Regione un’attenzione adeguata”. Così Graziano Azzalin, consigliere commenta il bonus di 950 euro per il mese di maggio destinato a pescatori autonomi, soci di cooperative, inclusi, e inserito nel Decreto rilancio entrato in vigore due giorni fa.

“Ai danni dell’immediato, dovuti al lockdown, vanno sommati il calo del turismo e, a cascata, quello della ristorazione. In Consiglio regionale, tramite la commissione di cui sono vicepresidente, abbiamo messo a punto alcuni interventi emergenziali per gli indennizzi rimodulando le risorse dei fondi Feamp e impiegando altre risorse non utilizzate di bandi in scadenza. Anche aggiungendo l’impegno del Governo, tuttavia, non è sufficiente: ricordo che il settore ha già fatto i conti con i drammatici eventi meteorologici dello scorso autunno, adesso viene stimata una perdita di prodotto fino a sette milioni di euro, oltre al rischio perdere il seme delle cozze anche per la campagna 2021”.

“Sono necessari investimenti costanti e cospicui per risolvere il problema dell’interramento delle lagune, assicurare la produttività degli specchi d’acqua e salvaguardare un ambiente marino unico. In questa legislatura, nonostante la presenza in Giunta di un assessore polesano è stato fatto troppo poco e solo grazie all’insistenza dell’opposizione. Il paragone con altri settori, penso per esempio alla viticoltura, è semplicemente imbarazzante”.




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