Ogni possibile ragionamento sul futuro degli Istituti Polesani di Ficarolo non può prescindere dal fatto che al centro di tutto vi debba sempre essere la garanzia della sicurezza dei pazienti, che sono soggetti deboli da tutelare in ogni modo. Quello che è emerso nel corso di questa lunghissima seduta della V commissione consiliare è che il soggetto gestore della struttura, un privato al quale la Regione sta dando una cifra di circa 11 milioni di euro, non è in grado di offrire questa garanzia: questo è inaccettabile
“Ogni possibile ragionamento sul futuro degli Istituti Polesani di Ficarolo non può prescindere dal fatto che al centro di tutto vi debba sempre essere la garanzia della sicurezza dei pazienti, che sono soggetti deboli da tutelare in ogni modo. Quello che è emerso nel corso di questa lunghissima seduta della V commissione consiliare è che il soggetto gestore della struttura, un privato al quale la Regione sta dando una cifra di circa 11 milioni di euro, non è in grado di offrire questa garanzia: questo è inaccettabile e, per questo chiediamo alla magistratura che intervenga con decisione e provveda al commissariamento giudiziale”.
Nessuno sconto anche da parte del Gruppo regionale del Pd a Palazzo Ferro-Fini sulla vicenda che vede tristemente protagonista la casa di cura altopolesana: il vicepresidente della commissione Sanità Claudio Sinigaglia, insieme al consigliere polesano Graziano Azzalin si dicono, infatti, d’accordo con la relazione del direttore generale dell’Ulss 18 Arturo Orsini e con le conclusioni dell’assessore al Sociale Davide Bendinelli. In sostanza, si danno alla struttura 30 giorni di tempo per mettersi in regola con l’accreditamento. “E’ una sorta di ciambella di salvataggio – spiega Sinigaglia – ma ci troviamo di fronte a vicende di una tale gravità che ogni ulteriore considerazione passa in secondo piano”.
“Capisco il rammarico del sindaco di Pigaiani – aggiunge Azzalin – ma il problema non è tanto, come lui sostiene, che con l’eventuale ridimensionamento degli Istituti Polesani, Ficarolo diventerebbe una frazione, quanto che ai pazienti venga assicurato un trattamento sicuro e dignitoso. Così, per ora, non è stato e di questo non si può non tenerne conto. L’Ulss provvederà ad indicare i parametri ed i provvedimenti necessari per l’adeguamento, che andranno obbligatoriamente recepiti anche se questo dovesse comportare la riduzione del numero degli ospiti”.
Concludendo, i due esponenti del Pd sottolineano come sia “indubbiamente delicata anche la questione dei lavoratori non coinvolti nelle vicende giudiziarie. Stiamo parlando di circa 200 persone, quindi un numero cospicuo. Purtroppo, però, ci sono delle priorità e quella della sicurezza dei pazienti è in assoluto al primo posto. Ed è da quella che dipende anche il mantenimento dei livelli occupazionali della struttura.”
