Zaia intervenga per ottenere anche per il settore della pesca, in seria difficoltà per il convergere di provvedimenti nazionali e comunitari, l’applicazione dell’IVA sul carburante al 10 per cento come previsto per il settore dell’agricoltura

Inserito il 20 Gennaio 2012 in Lavoro, Pesca, Politica, Territorio


Insieme al consigliere regionale di Chioggia Lucio Tiozzo ci siamo incontrati con i rappresentanti dei pescatori di Pila (Porto Tolle, Rovigo) ed abbiamo presentato un’interrogazione sul caro gasolio. Pronti a fare la propria parte per sostenere le istanze dei pescatori, senza guardare alla paternità delle iniziative, ma all’interesse di un comparto strategico per il nostro territorio

Importante momento di confronto con il mondo della pesca per i consiglieri regionali del Pd Graziano Azzalin e Lucio Tiozzo, che questa mattina si sono incontrati con i rappresentanti dei pescatori di Pila, accompagnati dall’assessore provinciale alla Pesca Claudio Bellan e dagli assessori portotollesi Angelo Stoppa, Dino Ravara e Roberto Pizzoli. Contestualmente i due consiglieri democratici hanno presentato un’interrogazione nella quale si chiede al presidente Zaia “di  farsi parte attiva nei confronti del Governo per ottenere anche per il settore della pesca, in seria difficoltà per il convergere di provvedimenti nazionali e comunitari, l’applicazione  dell’IVA sul carburante al 10 per cento come previsto per il settore dell’agricoltura e della pesca nelle acque interne, al fine di salvaguardare un’attività economica tra le più radicate e antiche della nostra Regione, parte integrante del patrimonio socio-culturale della comunità veneta e di assoluto rilievo sul piano occupazionale”.

“Siamo qui per comprendere le specificità della situazione che sta vivendo il comparto – hanno sottolineato Azzalin e Tiozzo – e per avviare un confronto attivo e continuo che possa servire di stimolo all’azione amministrativa, in modo che, anche a fronte delle ridotte capacità di spesa, la politica si faccia carico di definire le priorità della propria azione. Il caro gasolio, le novità introdotte dalla legge 12/24, i tagli al comparto nel bilancio regionale, le tematiche ambientali, le novità legislative sulla piccola pesca, il fermo biologico e la tutela del prodotto e la concorrenza sleale sono problemi noti di un mondo che ha comunque specificità diverse. Siamo qui per ribadire che non c’è bisogno di assistenza, ma di ascolto, della giusta considerazione e di un sostegno allo sviluppo di un settore che, solo in Polesine, occupa circa 2500 addetti, senza considerare l’indotto”.

Il presidente della Cooperativa Villaggio Pescatori Fabrizio Boscolo, che ha ospitato l’incontro, il presidente della Cooperativa Boccasette Paolo Baldan, il presidente della Cooperativa Pila mare Giuliano Zanellato ed il vicepresidente della Cooperativa pescatori di Pila Giuliano Mazzucco si sono fatti interpreti delle problematiche che sta vivendo il settore e, in particolare, di alcune difficoltà con i quali devono fare i conti quotidianamente. “Questa notte sono uscite in mare solo tre barche – hanno spiegato i pescatori – segno di come l’aumento dei costi e le nuove difficoltà abbiano reso problematico il nostro lavoro. Le nuove norme sulla tracciabilità del prodotto appena entrate in vigore rendono ancora più gravoso il peso della burocrazia e non è pensabile che su imbarcazioni inferiori ai 15 metri si debba portare una bilancia per pesare al milligrammo ogni pescata”. In più, i pescatori di Pila devono fare i conti con il costante insabbiamento delle bocche a mare: “C’è un progetto pronto da ormai cinque anni e già ci sono i soldi accantonati per il primo stralcio dei lavori, ma è ancora tutto fermo”. A questo si aggiungono le esigenze specifiche della molluschicoltura, un settore che registra una forte presenza femminile e giovanile: “Il nodo centrale è quello della vivificazione delle lagune, al quale si sommano quelli della frammentazione delle competenze e della mancanza di fondi per i Consorzi di bonifica. Senza contare l’irrisolto problema della demanialità”.

I due esponenti democratici, che nell’interrogazione hanno esplicitamente sottolineato anche le incongruenze derivanti dall’introduzione della “licenza di pesca a punti”, si sono detti “pronti a fare la propria parte per sostenere le istanze dei pescatori, senza guardare alla paternità delle iniziative, ma all’interesse di un comparto strategico per il nostro territorio sia economicamente che socialmente”.

(Pila – Porto Tolle – Rovigo / 20/01/2012)

Qui il testo integrale dell’interrogazione presentata da Azzalin e Tiozzo:  Interrogazione IVA carburante settore pesca

 




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