Trivelle in Alto Adriatico, mozione del Pd. Azzalin: Zaia ritrovi la parola e dica no alle estrazioni

Inserito il 5 Febbraio 2019 in Ambiente, Territorio


Zaia e la Regione siano coerenti con il voto del referendum del 2016, escano da questo vergognoso silenzio.

“Zaia e la Regione siano coerenti con il voto del referendum del 2016, escano da questo vergognoso silenzio e intervengano presso il Governo per bloccare le trivellazioni nell’Alto Adriatico. Se un provvedimento è sbagliato e pericoloso per il territorio, lo è indipendentemente dall’esecutivo che lo propone. Oppure era solo una polemica strumentale contro il PD?”. Graziano Azzalin, consigliere dem a Palazzo Ferro Fini, torna a criticare il silenzio della Giunta Zaia sull’emendamento al Dl ‘Semplificazioni’ approvato lo scorso 29 gennaio che, nonostante la moratoria di 18 mesi sui nuovi permessi, salva le concessioni già in essere dall’entrata in vigore della legge: 15, di cui quattro in mare inclusa la piattaforma Teodorico al largo del Delta del Po. Un’ipotesi che il gruppo consiliare del Partito Democratico vuole assolutamente scongiurare. E per questo è stata presentata una mozione, di cui lo stesso Azzalin è primo firmatario.

 

“Lo ricordiamo tutti, Zaia in prima fila in occasione della consultazione dell’aprile 2016 e non solo. Nel 2014 attaccò le aperture del Governo sulle attività estrattive nei fondali marini al largo di Venezia, a inizio 2015 la Regione impugnò davanti alla Corte Costituzionale le norme dello ‘Sblocca Italia’ che legittimavano le trivellazioni in Alto Adriatico. E, ancora, a ridosso del referendum, ribadiva come la principale risorsa del Veneto fosse il turismo, quindi ‘niente trivelle davanti alle nostre coste’. Adesso però ha perso la parola, nonostante intervenga ogni giorno sullo scibile umano. Come mai? È questa l’autonomia che vuole per il Veneto, subire in silenzio la volontà del suo ‘capo’ Salvini? Il disinteresse fin qui mostrato dalla Giunta e in primis dal suo presidente, è la conferma che ci sono territori considerati di serie B. Il Polesine – sottolinea Azzalin – ha già pagato un prezzo altissimo per i gravi danni da subsidenza provocata dall’estrazione di idrocarburi e non vogliamo rivedere quel film. Visto che la Lega è al governo anche a Roma, la Regione faccia sentire la propria voce e scongiuri un pericolo per tutto il Veneto, non solo per la provincia di Rovigo”.




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