Treni, bando alle ciance: la gara per la gestione ferroviaria non è una cattiva notizia, ma non deve servire da alibi

Inserito il 3 Gennaio 2014 in Ambiente, Bilancio, Territorio, Trasporti


In una conferenza stampa insieme all'onorevole Diego Crivellari, componente della commissione Trasporti della Camera, abbiamo fatto il punto sullo stato dei trasporti pubblici e sulla decisione della Giunta di mandare a gara il servizio ferroviario. Affidare tutto a Sistemi Territoriali? Una boutade

“La gara per l’assegnazione del servizio ferroviario regionale in sé non è una cattiva notizia, purtroppo però troppe sono le incognite che ruotano attorno all’ennesimo spot lanciato per nascondere le gravi carenze programmatiche della nostra Regione”. Con queste parole il consigliere regionale Graziano Azzalin e l’onorevole Diego Crivellari, membro della commissione Trasporti della Camera hanno aperto la conferenza stampa convocata questa mattina a Rovigo per chiarire alcuni punti che il Pd ritiene fondamentali sul nodo mobilità.

“Il trasporto ferroviario – ha sottolineato Azzalin – è uno dei punti più bassi dell’amministrazione Zaia, con investimenti inadeguati, tagli, disagi per i viaggiatori e un servizio che le classifiche stilate da Legambiente con il rapporto ‘Pendolaria’ vedono figurare agli ultimi posti dell’intera Penisola. Nulla di cui andare fieri, insomma, nonché l’ennesima conferma della mancanza di una strategia complessiva del settore della mobilità, che in Veneto resta asfaltocentrica e che in futuro, viste le scelte compiute lo sarà ancora di più. Anche sul trasporto su gomma, tantissime le lacune, a cominciare dalla logica dei bacini provinciali che ormai è ampiamente superata”.

Secondo il consigliere democratico “lo sbandierare come soluzione salvifica il bando di gara per la gestione del trasporto ferroviario una toppa messa in fretta e furia per cercare di tappare il grande buco nell’acqua rappresentato dall’orario cadenzato, l’ennesimo insuccesso sul fronte dei trasporto collezionato dalla giunta. Per i pendolari veneti la situazione è sempre più insopportabile e non è accettabile che chi ha la responsabilità delle scelte non faccia un minimo di autocritica e cerchi maldestramente di cavarsela addossando tutte le colpe a Trenitalia che pure è tutt’altro che esente da colpe. Volendo guardare avanti poniamo da ora dei paletti: il bando non sia un alibi per altri tagli, né tanto meno per un’assegnazione a Sistemi Territoriali che già al momento ha problemi a gestire le tratte di competenza. Le parole di Zaia avranno un senso se e solo se accanto ai proclami saranno messe nero su bianco le cifre degli investimenti, insieme alla garanzia che almeno questa volta non verranno ulteriormente penalizzati i territori periferici, come il Polesine ed il Bellunese”.

Direttissimo Crivellari: “L’ipotesi di una società veneta per la gestione dell’intero servizio ventilata da Zaia è una boutade. O peggio, il tentativo di ammolcire i bollenti spiriti degli indipendentisti con uno slogan ad effetto. Ma, nella realtà, non esiste alcuna società locale che possa occuparsi del trasporto regionale. Sistemi Territoriali potrebbe acquisire la gestione di ulteriori tratte, già in passato era circolata questa idea. Ma perché questo possa avvenire, servono investimenti consistenti e, a vedere i bilanci e le scelte compiute in questi anni, non sembra proprio esserci alcuna possibilità. I pendolari veneti chiedono da tempo risposte e servizi migliori, da parte della Regione ancora fumose promesse e una realtà tristemente eloquente”.




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