Il tema montagna non si esaurisce con l’emergenza e si intreccia con la gestione del territorio nel suo complesso. Non bastano le leggi-manifesto, servono azioni concrete

Inserito il 23 Novembre 2018 in Ambiente, Territorio


Il tema centrale oggi è quello della montagna veneta, che va oltre l’emergenza.

“Il tema centrale oggi è quello della montagna veneta, che va oltre l’emergenza e riguarda la gestione nel territorio nel suo complesso. Occorre affrontare l’urgenza accompagnandola però con politiche di gestione del bosco, affinché le persone non scappino via da quei luoghi”. È quanto ha dichiarato questa mattina Graziano Azzalin, vicepresidente della commissione Agricoltura a Palazzo Ferro Fini e consigliere del Partito Democratico, intervenendo a Mestre all’assemblea regionale della Conferenza Italiana agricoltori.

 

“Lo Stato e l’Unione Europea hanno garantito e garantiranno risorse, ma anche la Regione deve fare la propria parte. Adesso andremo a discutere un bilancio redatto prima dei fatti calamitosi di fine ottobre: va modificato per affrontare in termini straordinari questa vicenda”.

 

Ma Azzalin anche parlato più in generale di gestione del territorio, chiamando nuovamente in causa la Giunta Zaia: “La politica dovrebbe colmare il vuoto che c’è tra idee e azione. In Veneto in questo siamo dei capofila, ‘bravissimi’ a fare leggi importanti che restano però sulla carta perché manca l’implementazione pratica. È inutile fare un provvedimento come quello sul consumo di suolo se poi aggiungiamo deroghe e deroghe, non serve a niente vantarsi del nostro territorio come valore aggiunto se non viene affrontato seriamente il problema dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua. Anche l’agricoltura ha un ruolo fondamentale, e lo avrà ancora di più in futuro, in termini di mitigazione ambientale. Gli obiettivi di Agenda 2030 per quanto riguarda la promozione dell’agricoltura sostenibile sono ancora lontani, sebbene siano in aumento l’impiego di energie rinnovabili e le colture bio. È necessario continuare su questa strada, riducendo sempre più l’utilizzo dei fitofarmaci per tutelare biodiversità, territorio e salute”.




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