Subsidenza, un milione in arrivo

Inserito il 15 Gennaio 2014 in Agricoltura, Ambiente, Bilancio, Bonifica, Opere pubbliche, Pesca, Territorio


Approvazione in commissione della delibera che fa seguito all'incontro a Palazzo Ferro Fini con i sindaci del Delta sul tema della subsidenza: ottimo esempio di azione congiunta e coordinata fra forze politiche e livelli istituzionali diversi. In arrivo un milione per i consorzi di bonifica polesani

“Via libera dalla VII commissione consiliare agli interventi urgenti per la difesa dal mare dei territori del Delta del Po interessati dal fenomeno della subsidenza e per la difesa dalle acque di bonifica del territorio della provincia di Rovigo”. A dare l’annuncio è il consigliere polesano Graziano Azzalin che sottolinea con favore “l’importante impegno assunto dalla Giunta che fa seguito a quanto stabilito nell’incontro del 28 novembre scorso con i sindaci del Delta del Po, direttore del Consorzio di bonifica Delta del Po Giancarlo Mantovani, il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato, l’assessore all’ambiente Maurizio Conte, il presidente della commissione Statuto Carlo Alberto Tesserin ed i consiglieri regionali del Polesine: un ottimo esempio di azione congiunta e coordinata fra forze politiche e livelli istituzionali diversi”

“Con il sì della commissione- spiega Azzalin – può partire il Programma di intervento sugli impianti idrovori per un importo complessivo di 1 milione di euro. Nel dettaglio, 394.400 euro sono stati stanziati a favore del Consorzio di bonifica Delta del Po per gli interventi di natura urgente e indifferibile ai fini della difesa del territorio e per l’adeguamento degli impianti obsoleti, mentre 605.600 euro vanno al Consorzio di bonifica Adige Po per i lavori di difesa della rete idraulica di bonifica dal fenomeno della subsidenza. Nell’occasione bisogna ricordare come questo impegno a favore di un territorio che sconta problemi gravi di assetto idrogeologico e che, in alcune sue zone, sopravvive solo grazie all’azione costante delle idrovore, non deve risolversi con uno stanziamento una tantum, ma deve essere assunto nel bilancio come un’esigenza di sicurezza”.




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