Psr, 1,184 miliardi sul piatto: se n’è parlato a Taglio di Po

Inserito il 1 Aprile 2015 in Agricoltura, Territorio


Psr, incontro a Taglio di Po con il vicepresidente della commissione Agricoltura del consiglio regionale Graziano Azzalin: “Ci sono 1,184 miliardi di opportunità”

“Più di un miliardo di opportunità per l’agricoltura”: fino al 2020 il Veneto potrà contare sul nuovo Piano di sviluppo rurale che mette sul piatto ben 1 miliardo e 184 milioni. E’ proprio per illustrare le novità contenute nel nuovo Piano regionale 2014-2020 che ieri pomeriggio a Taglio di Po si è tenuto l’incontro incentrato su “Tempi e modalità per partecipare ai finanziamenti” organizzato dal Consiglio regionale del Veneto di concerto con il Comune di Taglio di Po. All’incontro, presieduto dall’assessore all’Agricoltura del Comune di Taglio di Po Alberto Fioravanti, hanno partecipato Franco Contarin della sezione Piani e programmi della Regione Veneto, Stefano Fracasso, direttore del Gal Delta Po, Antonio Caridi dirigente di Avepa ed il vicepresidente della commissione regionale Agricoltura Graziano Azzalin.

Il consigliere regionale, ha rimarcato come “questo Piano sia indubbiamente un’opportunità, perché mettendo a disposizione 1 miliardo e 184 milioni è addirittura più ricco di quello appena chiuso. Per il mondo agricolo è un’iniezione di linfa vitale per le imprese, per il ricambio generazionale e per le questioni ambientali. Il settore agricolo può e deve essere così il motore propulsivo dello sviluppo locale, perché è un settore vitale e, se opportunamente sostenuto ed indirizzato, può assolvere a ruoli che vanno oltre la mera produzione, interessando dal turismo alla tutela ambientale. Il quadro generale disegnato dal Psr è buono ed ha visto una responsabile e proficua convergenza di Giunta, Commissione e Consiglio e di tutte le forze politiche. Ma i dati della precedente programmazione relativi al Polesine ci dicono che c’è ancora tanto da fare e che le bisogna calibrare tutto al meglio, affinché le domande degli imprenditori agricoli e le offerte dei bandi siano coincidenti”.

“A questo proposito – ha aggiunto il vicepresidente della commissione Agricoltura – è fondamentale il previsto meccanismo di valutazione dei risultati in corso d’opera, ma accanto a questo è necessaria un’attenzione costante e una rapidità di manovra che consenta i necessari aggiustamenti in corsa. Perché se uno sforzo è stato fatto nel segno della semplificazione, con la riduzione del numero di misure da 132 a 44, lo sforzo maggiore deve essere ora fatto sulla flessibilità e sui tempi di istruzione delle domande. Importante che già in commissione sia stato dato il via libera all’apertura dei termini dei bandi per le linee d’intervento del Psr relativi alle misure 10, 11 e 13”.

In conclusione, un passaggio anche sui Gruppi di azione locale che proprio grazie all’impegno del vicepresidente della commissione Agricoltura ed alle linee di indirizzo ribadite dalla Commissione europea sono stati salvati dalla prevista cancellazione: “Il ruolo dei Gal è stato al centro di una lunga discussione in consiglio regionale – ha sottolineato l’esponente democratico – alle fine è stato scelto di dare fiducia a queste strutture. Una scelta forte alla quale deve far riscontro un’assunzione di responsabilità altrettanto forte: serve maggiore coralità nelle scelte, evitando le frammentazioni e le duplicazioni, riducendo con decisione i tempi delle istruttorie e, soprattutto, è necessario ampliare i beneficiari degli interventi, perché il mondo rurale ha confini più ampi di quelli propriamente agricoli. La programmazione 2014-2020 mette a disposizione dei Gal una cifra pari a circa 20 milioni di euro, questo però implica un necessario cambio di passo”.




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