L’Università è una priorità per Rovigo, l’amministrazione si impegni concretamente per garantire il futuro, a cominciare dalla stabilizzazione dei precari

Inserito il 13 Novembre 2018 in Scuola, Territorio


L’Università a Rovigo deve essere una priorità, per questo serve un’azione politica determinata per il consolidamento e il rilancio.

“L’Università a Rovigo deve essere una priorità, per questo serve un’azione politica determinata per il consolidamento e il rilancio guidata dal Comune e che coinvolga gli altri soci pubblici, Provincia e Camera di Commercio”. A dirlo è Graziano Azzalin, consigliere regionale del Partito Democratico che oggi ha partecipato alla manifestazione organizzata da studenti e docenti davanti alla sede del Cur, per protestare contro il dimezzamento del personale amministrativo, da 12 a 6 persone che metterebbe a rischio i servizi erogati.

“È intollerabile che questi addetti, precari già da 15 anni, restino a casa. Certo il taglio di 100mila euro di finanziamenti da parte della Fondazione Cariparo è un problema, però l’amministrazione dica se l’Università a Rovigo rappresenta una priorità. I fatti, al momento, dicono di no. Invece crediamo che sia necessaria a questo territorio come l’aria, per costruire nuove professionalità e un futuro diverso per tanti giovani. Se vogliamo guardare al passato – ricorda Azzalin – siamo scesi dai 206mila euro della Giunta Merchiori ai 45mila di oggi. Al di là della precarietà finanziaria che riguarda tutte le amministrazioni, deve esserci la volontà politica che passa sia attraverso l’adeguamento delle risorse sia dalla costruzione di rapporti migliori con la Fondazione Cariparo”.

“È una battaglia che deve essere portata avanti al di là degli schieramenti, con una forte determinazione comune, come avvenne quando, vent’anni fa, partì l’Università. È un tema su cui si sono sempre cercate convergenze e mai consumate rotture. Occorre ricominciare da lì ed è compito dell’amministrazione battersi concretamente per un rilancio vero e garantirne il futuro, che riguarda anche la stabilizzazione del personale, con impegni precisi”.




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