Regolarizzazione immigrati scelta sacrosanta che arriva in ritardo. Zaia anziché attaccare il Governo si preoccupi del caporalato nelle campagne venete

Inserito il 14 Maggio 2020 in Agricoltura, Immigrazione, Lavoro, Primo piano


“Anche sulla regolarizzazione degli immigrati il tuttologo Zaia non manca di dispensare pareri e consigli. Invece di straparlare si faccia un giro per i vigneti del Prosecco, nelle stalle e nei campi per vedere chi è che fa le potature o raccoglie frutta e verdura. Poi ci dica quanti sono gli italiani e quanti gli […]

“Anche sulla regolarizzazione degli immigrati il tuttologo Zaia non manca di dispensare pareri e consigli. Invece di straparlare si faccia un giro per i vigneti del Prosecco, nelle stalle e nei campi per vedere chi è che fa le potature o raccoglie frutta e verdura. Poi ci dica quanti sono gli italiani e quanti gli stranieri, extracomunitari e non. Il provvedimento approvato ieri dal Governo è sacrosanto, il vero scandalo semmai è non averli regolarizzati prima”. Così Graziano Azzalin, consigliere del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Agricoltura interviene sul provvedimento che regolarizza lavoratori agricoli, così come colf e badanti. “Se avesse fatto lo sforzo di leggere si sarebbe accorto che l’emersione non riguarda soltanto gli extracomunitari, ma capisco che la battaglia interna alla Lega contro Salvini è sempre viva e gli immigrati sono ‘terreno fertile’ per facili consensi. In ogni caso, da uomo delle istituzioni, dovrebbe essere contento che venga regolarizzata la manodopera, anche da un punto di vista economico poiché comporta delle entrate per le casse pubbliche”.

“Visto che comunque il tema lo appassiona – sottolinea in chiusura Azzalin – gli ricordo l’operazione anticaporalato della scorsa settimana proprio nella sua Marca, con l’arresto di quattro persone: immagino l’avrà letto, perché non ha sentito il bisogno di intervenire?”.




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