“Cooperazione sociale, aiutare chi aiuta ad aiutare”

Inserito il 6 Dicembre 2012 in Immigrazione, Lavoro, Omofobia, Politica, Sanità, Scuola, Sociale


Intervento al seminario “Cooperazione sociale per lo sviluppo del territorio” organizzato da Confcooperative Federsolidarietà: “Le risorse sono sempre più scarse ed i tagli sempre più drastici e profondi, ma non dobbiamo accettare che venga messo in discussione il livello quali-quantitativo dei servizi, né dimenticare il ruolo imprescindibile della cooperazione sociale che, in un’ottica di sussidiarietà e complementarietà, sempre più spesso sopperisce alle difficoltà di gestione delle pubbliche amministrazioni”

“Non una battaglia di trincea, ma nemmeno lasciare che la valanga travolga tutto: le risorse sono sempre più scarse ed i tagli al settore sociosanitario sono sempre più drastici e profondi, ma non per questo dobbiamo accettare che venga messo in discussione il livello quali-quantitativo dei servizi, né dimenticare il ruolo imprescindibile della cooperazione sociale che, in un’ottica di sussidiarietà e complementarietà, sempre più spesso sopperisce alle difficoltà di gestione delle pubbliche amministrazioni. Tanto più in un momento in cui, proprio per effetto della crisi, aumentano le persone in difficoltà e che necessitano di assistenza. Per questo, confermando una vicinanza già manifestata in altre occasioni, sia personalmente che dall’intero consiglio regionale, che proprio nella seduta del 14 novembre, nel ‘Decreto omnibus’, è intervenuto normativamente per scongiurare i tagli lineari, sottolineo la necessità di aiutare chi aiuta ad aiutare”. Così il consigliere regionale del Pd Graziano Azzalin è intervenuto ieri ad Adria, nel corso del seminario “Cooperazione sociale per lo sviluppo del territorio – Sussidiarietà e modalità di affidamento di servizi in favor iuris: il welfare integrato in un mondo che cambia”, promosso da Confcooperative Federsolidarietà.

 

Dopo il saluto del presidente di Federsolidarietà Rovigo, Dario Fabbri e del sindaco di Adria Bobo Barbujani, il direttore di Confcooperative Rovigo Simone Brunello ha introdotto le relazioni dell’avvocato Vittorio Miniero, esperto in materia di appalti, e del presidente di Federsolidarietà Veneto Ugo Campagnaro. “In questo particolare momento congiunturale – ha aggiunto Azzalin – il mondo della cooperazione, come dimostra l’ultimo rapporto del Censis, svolge già di per sé un ruolo socio-economico imprescindibile, occupando 1.341.000 addetti, con un aumento di ben 36mila lavoratori rispetto al 2011, caso più unico che raro, metà dei quali impiegati proprio nel sociale. Ben si capisce dunque, come la cooperazione sociale sia in grado di generare lavoro, solidarietà, coesione e sostegno alle fasce più deboli. Un tema che è stato recentemente ribadito anche nella recente manifestazione di Vicenza. Oltre al tema dell’aumento dell’Iva per le prestazioni di welfare contenuto nella legge di stabilità, un problema urgente è rappresentato dai tempi di pagamento della pubblica amministrazione. Inutile nasconderci, troppo spesso i ritardi sono un modo per scaricare ulteriormente i costi, ma non è accettabile questa aleatorietà: senza tempi certi, il sistema rischia il collasso. E questo non possiamo permettercelo”.




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