Il rebus della demanialità aumenta l’insicurezza degli operatori ittici

Inserito il 1 Ottobre 2013 in Blog, Bonifica, Pesca, Territorio


Sono intervenuto all'incontro organizzato a Porto Viro per fare il punto su “Quadro normativo delle concessioni demaniali e vivificazione delle lagune polesane”: grazie ad un emendamento dell'opposizione, quest'anno in bilancio regionale stanziati due milioni per la molluschicoltura, ma i problemi in sospeso sono molteplici

“Il tema della demanialità, con le novità derivanti dalle nuove normative europee e con i riflessi pesanti che ha su un settore fondamentale come quello dell’acquacoltura, dev’essere affrontato in modo approfondito e trasversalmente. Per questo sarà importante per tutti l’incontro che il Pd sta organizzando con il sottosegretario Pier Paolo Baretta, che ha proprio la delega al Demanio e che già nei giorni scorsi è stato in Polesine per parlare di questo argomento”. E’ stato il vicepresidente della IV commissione regionale Graziano Azzalin a portare il saluto della Regione, in quanto unico rappresentante “veneziano” presente al workshop sul “Quadro normativo delle concessioni demaniali e vivificazione delle lagune polesane”, organizzato da Impresapesca e Coldiretti Veneto, che è tenuto questa mattina al Centro visitatori dell’Ente parco ai Porto Viro con il presidente di Coldiretti Veneto Giorgio Piazza, il responsabile nazionale di Impresapesca Tonino Giardini, il responsabile regionale Alessandro Faccioli, Stefano Zunarelli professore di Diritto della navigazione e trasporti dell’Università di Bologna, ed il direttore del Consorzio di bonifica Delta del Po Giancarlo Mantovani.

“La pesca è un settore portante della nostra economia – ha sottolineato Azzalin – anche se gli ultimi dati evidenziano un notevole calo dei quantitativi a livello regionale e conseguentemente dei fatturati. Occorre, quindi, tenere alta l’attenzione su un settore chiave dell’agroalimentare veneto e che, in Polesine, assume un’ulteriore fondamentale funzione, che è quella della conservazione e tutela di un ambiente unico ed in delicato equilibrio come è quello lagunare. Quest’anno, grazie ad un emendamento sostenuto dall’opposizione, siamo riusciti a stanziare in bilancio regionale due milioni di euro per la molluschicultura e, in modo lungimirante, è stato deciso di investirli proprio per la vivificazione delle lagune. Gli interventi che saranno concertati e realizzati daranno sicuramente ossigeno al settore, anche se tanti sono ancora i problemi in sospeso. A cominciare proprio dal rebus della demanialità che aumenta l’insicurezza degli imprenditori ittici”




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