Carcere minorile in centro, uno schiaffo a Rovigo: la città si è espressa chiaramente

Inserito il 23 Luglio 2020 in Carceri, Primo piano


È incomprensibile l’ostinazione di occupare l’ex carcere di via Verdi con una struttura per minori. Le scelte di una comunità devono essere prese di concerto con l’amministrazione comunale che la rappresenta.

“È incomprensibile l’ostinazione di occupare l’ex carcere di via Verdi con una struttura per minori. Rovigo ha già espresso la propria volontà, questa scelta rappresenta uno schiaffo inaccettabile a tutta la città”. Così Graziano Azzalin, consigliere regionale e capogruppo Pd a Palazzo Nodari commenta l’annuncio del prefetto che ha confermato il trasloco della casa circondariale per minorenni di Treviso nel centro storico cittadino. “Il Covid avrà anche rallentato le operazione e posticipato gli incontri per discutere del problema, tuttavia ben prima dell’emergenza sanitaria il Consiglio comunale, all’unanimità, ha dato un’indicazione precisa al termine di una seduta straordinaria dedicata proprio a questo tema. Gli organi superiori di governo non possono ignorarla, se lo fanno c’è qualcosa che non funziona”.

“Le scelte di una comunità devono essere prese di concerto con l’amministrazione comunale che la rappresenta. Dopo anni abbiamo finalmente spostato il carcere fuori dal centro per tante ragioni, adesso si vuole rimetterlo. Perché, cosa è cambiato nel frattempo? Gli spazi di via Verdi sono la soluzione ideale per l’allargamento del Tribunale, anziché dover spostare tutti gli uffici in un’altra sede lasciando così in centro un altro contenitore vuoto. È una decisione totalmente sbagliata che non piace a nessuno, addetti ai lavori, commercianti e semplici cittadini: perché non si vogliono ascoltare?”.




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