Bilancio, le proposte del Pd: un pacchetto da 48 milioni di euro e cinque interventi prioritari

Inserito il 6 Marzo 2013 in Bilancio, Territorio


Un pacchetto di proposte del valore di 48 milioni di euro e cinque interventi prioritari: questo il cuore della manovra emendativa al Bilancio e alla Finanziaria regionale 2013 presentata dal gruppo del Partito Democratico. Imprese, politiche sociali, mobilità, edilizia scolastica, formazione, tagli selettivi, povertà e non autosufficienza. Occhi puntati anche sulla sicurezza idrogeologica. E proprio sostenere la messa a norma antisismica degli edifici produttivi è il primo passo verso una nuova concezione urbanistica ed edilizia: la più grande opera pubblica è questa

Un pacchetto di proposte del valore di 48 milioni di euro e cinque interventi prioritari: questo il cuore della manovra emendativa al Bilancio e alla Finanziaria regionale 2013 presentata dal gruppo del Partito Democratico. Il capogruppo Lucio Tiozzo ed il vicepresidente della commissione Bilancio, Piero Ruzzante, hanno innanzitutto sottolineato il fatto che “se ci troviamo il 6 marzo ad iniziare la discussione su Finanziaria e Bilancio, lo dobbiamo all’incapacità della maggioranza Lega-PdL di trovare risposte ai problemi del Veneto: un fallimento politico che gli elettori hanno certificato nelle urne il 24 e 25 febbraio scorso, riconoscendo alla coalizione che governa la nostra Regione la metà dei consensi tributati nel 2010. Ma perseverare nell’irresponsabilità – hanno proseguito – è imperdonabile: in un quadro di risorse limitate si devono scegliere con la massima ponderazione le priorità, i settori e i soggetti destinatari di sostegno”.

“Chi predispone il bilancio regionale? – chiede a margine della conferenza stampa il vicepresidente della commissione Agricoltura Graziano Azzalin – Una domanda che nasce dalla constatazione di come i componenti della Giunta hanno abbiano numerosi emendamenti, chiara testimonianza di una Regione senza una guida, senza una progettualità, abbandonata alle iniziative estemporanee dei singoli. Che siamo messi male lo dicono le cifre, ma il giro di vite arrivato a livello nazionale non può essere un alibi, anzi: è proprio quando le risorse scarseggiano che si deve pianificare e fare buona politica. Purtroppo, leggere del malaffare che ha aleggiato sulla realizzazione delle grandi infrastrutture e sul cemento colato sul Veneto in questi anni, pone più di un interrogativo. Senza entrare nel merito delle vicende giudiziarie, che mi auguro portino in luce tutta la verità e puniscano gli eventuali colpevoli, né soffermandosi su un risultato elettorale che ha comunque dato un segnale chiaro a tutti, ma soprattutto a chi governa in Veneto senza essere più maggioranza, mi limito a porre in evidenza i correttivi al bilancio, per quanto di mia competenza, importanti ed urgenti e che si riassumono in un concetto che ho più volte espresso: la più grande opera pubblica non solo auspicabile, ma necessaria è la messa in sicurezza del nostro territorio e la sua tutela e valorizzazione”.

In questa direzione va anzitutto l’emendamento che provvede a stanziare un milione di euro per “Contributi per l’adeguamento alla normativa antisismica nei Comuni di Occhiobello, Stienta, Gaiba, Ficarolo e Fiesso Umbertiano”: “L’adeguamento di edifici destinati ad attività produttive, commerciali, artigianali alle nuove norme – spiega Azzalin – impone uno sforzo economico non indifferente che non è pensabile lasciare interamente in capo ai privati. Questo è il primo piccolo passo su una strada che può portare ad una rivisitazione del concetto dell’urbanistica e dell’edilizia non solo nelle zone colpite dal sisma: è necessario ridurre a zero il consumo di suolo ed investire nel recupero, nella ristrutturazione e nella messa in sicurezza”.

Nella direzione della tutela e della sicurezza idrogeologica vanno anche altri emendamenti, come il milione di euro per le opere pubbliche di bonifica anche a seguito di calamità naturali, il milione per le spese dei parchi regionali e interregionali per l’attuazione delle previsioni dei piani ambientali, il milione ai Consorzi di bonifica per il funzionamento delle idrovore, i 5 milioni per il ripascimento degli arenili e la tutela delle coste, i 500mila euro per l’escavazione dei porti in attuazione delle funzioni conferite alla Regione in materia di trasporti e altrettanti per la manutenzione delle opere realizzate nella laguna del Delta del Po e di Caorle.

 

Ecco le priorità indicate dai Democratici:

  • IMPRESE: 10 MILIONI PER I CONFIDI
    “Le risorse a favore delle piccole e medie imprese, già ridotte nel biennio 2010-2012 del 43,4%, saranno ulteriormente decurtate del 30,4% nel 2013. Senza dimenticare – hanno sottolineato i consiglieri del Pd – il settore del commercio, che fa segnare un -23,6%. Per arginare questo crollo dei finanziamenti abbiamo presentato un emendamento per l’erogazione di 10 milioni da destinare al credito per le imprese. E’ la risposta più immediata e concreta che la Giunta deve dare di fronte alla crisi sempre più grave. Una boccata d’ossigeno necessaria per fermare l’emorragia delle chiusure aziendali e della perdita di posti di lavoro”.
  •  POLITICHE SOCIALI: 15 MILIONI PER ISTITUIRE UN FONDO DI EMERGENZA
    Analogamente, sul fronte degli aiuti alle famiglie in difficoltà, il Pd con in testa il vice presidente della commissione sociosanitaria, Claudio Sinigaglia, propone l’istituzione di un fondo di emergenza “per il quale chiediamo una dotazione di risorse pari a 15 milioni di euro. Soldi che andranno gestiti ed erogati dalle amministrazioni locali e che serviranno per il sostegno alle famiglie che si trovano nell’impossibilità o nella difficoltà di pagare voci essenziali come le utenze, le spese mediche e i canoni di affitto”.
  • TRASPORTI: 8 MILIONI PER GARANTIRE ORARI FERROVIARI CADENZATI. ANTICIPARE RISORSE NAZIONALI PER LE AZIENDE
    “Ormai – è il pensiero del vice presidente della commissione Traporti, Bruno Pigozzo – è evidente l’incapacità dell’assessore Chisso di fermare una disastrosa china di disservizi. Gli 8 milioni che chiediamo hanno l’obiettivo di rimediare subito ad una situazione di disagi insopportabili per i pendolari che usufruiscono delle ferrovie, garantendo innanzitutto coincidenze regolari e riducendo al massimo i tempi di attesa”. Pigozzo è inoltre primo firmatario di un ordine del giorno con il quale si impegna la Giunta a farsi parte attiva per il ripristino del Fondo perequativo nazionale (1.450 milioni) e ad anticipare alle aziende di trasporto pubblico l’erogazione, con fondi di cassa in dodicesimi, degli importi previsti dal Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale.
  • EDILIZIA SCOLASTICA: 15 MILIONI PER STRUTTURE PIU’ SICURE E MODERNE
    “Nonostante l’impellente necessità di manutenzione e messa in sicurezza delle nostre scuole – è la denuncia dei consiglieri democratici – nella proposta di bilancio della Giunta non emerge alcuna volontà di mettere soldi a disposizione. I 15 milioni che proponiamo sono una risposta a questo preoccupante disinteresse, che sta riducendo in uno stato di abbandono gli edifici, mettendo in crescente disagio e pericolo chi quotidianamente li frequenta”.
  •  FORMAZIONE: METTERE I SOLDI IN CASSA PER PAGARE GLI ENTI
    “Le regole del patto di stabilità rendono ormai il bilancio di competenza poco più che virtuale. Di fatto, per dare certezza di erogazione dei finanziamenti bisogna vincolare le risorse alla cassa. Ed è questa soluzione che riteniamo sia necessaria per quanto riguarda gli enti di formazione professionale, un settore al collasso con docenti ed addetti che in molti casi sono da mesi in attesa di ricevere gli stipendi. Si tratta dunque di stanziare per la cassa 78 milioni di euro, tra residui dello scorso anno e risorse previste per il 2013. Contemporaneamente – hanno spiegato ancora gli esponenti del Pd – chiediamo che una cifra venga destinata per pagare gli interessi sui prestiti bancari a quegli enti che hanno anticipato i pagamenti indebitandosi”.
  • COPERTURE: INTROITI BOLLO AUTO E TAGLIO SELETTIVO SU VOCI NON STRATEGICHE
    Per far fronte finanziariamente alle proposte emendative presentate, il gruppo del Partito Democratico punta innanzitutto sugli introiti derivanti dal recupero dell’evasione del bollo auto: “L’anno scorso la previsione era di 20 milioni ed alla fine, in sede di assestamento si è arrivati alla cifra di 46 milioni. Per quest’anno riteniamo che la stima, fissata a 30 milioni dalla Giunta, sia ragionevolmente più alta, ovvero di 50 milioni. Un secondo ambito di copertura può venire, secondo i democratici, dal taglio selettivo su alcune voci rinviabili o relative al funzionamento della macchina regionale, come l’acquisto di nuove attrezzature informatiche. Per fare un esempio, se per quest’anno non compriamo nuovi computer possiamo recuperare una decina di milioni di euro”.
  • ALTRI OBIETTIVI
    “Non rinunceremo in ogni caso – hanno detto in conclusione i consiglieri Pd – a dare battaglia in aula su altri obiettivi: dall’applicazione entro l’anno dell’articolo 15 del nuovo Statuto per l’autonomia della Provincia di Belluno, fino agli aumenti di stanziamenti per le non autosufficienze, le povertà, il disagio sociale e il sostegno con borse di studio agli studenti in difficoltà finanziaria e ai ricercatori più meritevoli. Senza dimenticare, nell’ambito della mobilità, i contributi per la realizzazione del secondo stralcio della SFMR e quelli per agevolare la fusione delle aziende di trasporto pubblico”.



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