Ater, persi oltre due milioni di euro per realizzare e recuperare alloggi per le famiglie disagiate e contrastare l’emergenza abitativa

Inserito il 4 Ottobre 2014 in Bilancio, Blog, Sociale, Territorio, Urbanistica


Con un'interrogazione ho chiesto conto della perdita di milioni di euro e della possibilità di recuperare i finanziamenti ed evitare che i polesani siano penalizzati da simili scelte

“La Regione considera congrua la gestione dell’Ater di Rovigo da parte del presidente Aldo Guarnieri, che ha rinunciato ad oltre oltre due milioni e mezzo di euro per realizzare e recuperare 43 alloggi per le famiglie disagiate, per anziani e giovani coppie e contrastare l’emergenza abitativa, sostenendo che i fondi erogati dalla Regione che lo ha nominato sono ‘finanziamenti fantasma’ e senza fornire alla Regione stessa motivazioni o deduzioni circa le proprie scelte, oltre ai circa 500mila euro persi per irregolarità negli appalti e in contenziosi con aziende? Ed è possibile recuperare i finanziamenti in capo ai Comuni ed evitare che i cittadini polesani siano penalizzati da simili scelte?”. Queste le questioni che il consigliere regionale Graziano Azzalin ha posto con un’interrogazione a risposta urgente depositata ieri ed illustrata oggi in una conferenza stampa.

“Si tratta di scelte – ha spiegato Azzalin – delle quali è bene che si risponda davanti a tutti e, soprattutto, davanti alla Regione che, con due decreti dello scorso settembre, dopo solleciti e richieste di chiarimenti ai quali non è seguita alcuna risposta, ha revocato all’Ater di Rovigo i finanziamenti di 204.800 e di 1.800.000 euro per un totale di 2.004.800 euro. Il primo era stato erogato per il recupero di otto alloggi ad Ariano, il secondo per la costruzione di quattro alloggi a Rovigo, quattro a Taglio di Po e quattro a Porto Viro, interventi da 600mila euro ciascuno. Oltre ad andare ad alleggerire l’emergenza abitativa, che in Polesine è fra le più alte della Regione, queste opere avrebbero anche permesso alle ditte edili locali di lavorare, il danno è quindi sia sociale che economico. A questi si somma il contributo di 654.120 euro da parte della Regione persi per l’intervento di recupero dell’area dell’ex caserma dei Vigili del fuoco in vicolo Donatoni. Altra nota spinosa sono poi i circa 120mila euro che sono stati rettificati dalla Regione per il mancato rispetto di un grado adeguato di pubblicità e trasparenza negli appalti per la riqualificazione energetica di venti alloggi Erp in viale della Costituzione a Rovigo. Ciliegina sulla torta, la situazione paradossale di via Bramante. A fronte di circa 800mila euro spesi per i lavori fatti male che hanno fatto svettare per anni uno scheletro d’acciaio accanto al palazzetto dello sport e per la chiusura di un contenzioso della ditta, motivo per il quale due consiglieri Ater sono finiti sulla graticola e, dopo essere stati anche fatti oggetto di scherno, hanno perso il loro posto, pochi giorni fa il presidente Guarnieri ha comunicato che è successo esattamente quello che i due consiglieri paventavano: i lavori sono stati fatti male ed Ater ha subito un danno grave: dopo anni di tempo perso e centinaia di migliaia di euro buttati l’unica soluzione è l’abbattimento della struttura e ripartire da zero con i lavori. Le 24 famiglie che avrebbero potuto occupare le case che sarebbero dovute essere costruite, dovranno arrangiarsi. Per questo è stata avviata la richiesta risarcimento danni nei confronti dei soggetti individuati come responsabili dal consulente d’ufficio dell’accertamento tecnico preventivo, ovvero il direttore dei lavori Alberto Brighenti, della ditta Inci e della ditta costruttrice Opra, che nel frattempo è fallita e quindi difficilmente potrà restituire un euro”.

“Senza entrare nel merito di quanto accaduto all’interno del cda dell’Ater ed evitando di fare polemica – conclude Azzalin – il principale obiettivo di questa interrogazione è e resta quello di trovare una strada per recuperare almeno in parte i finanziamenti per il Polesine. Perché tanto fantasma non erano, visto che in tutte le altre province sono serviti a realizzare circa 250 alloggi e che, dello stesso programma straordinario, facevano parete 12 alloggi a Buso che, non solo sono stati realizzati ed inaugurati ad inizio mandato proprio dal presidente Guarnieri ad inizio del suo mandato con una cerimonia in pompa magna, ma l’importo di 500mila euro è stato anche liquidato. Invece di perdere tempo ad attaccare a destra e sinistra passando ore su Facebook ad insultare e scrivere falsità, e ad addossare le colpe aio sindaci, alla Regione, alle tasse, ai consiglieri Ater, agli ingegneri cattivi che lo hanno fregato, forse potrebbe dedicare un po’ del suo prezioso tempo al compito a cui è stato chiamato, ovvero quello di arginare l’emergenza abitativa del Polesine e non certo a fare il censore o il liquidatore. Stiamo parlando delle case per le persone più bisognose e di milioni di euro per opere pubbliche gettati al vento quindi forse è il caso di essere seri e non cercare sempre di rifugiarsi in qualche battutina ad effetto o in bugie dalle gambe corte”.




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