Approvate in commissione Agricoltura alcune linee di finanziamento del Psr

Inserito il 26 Marzo 2015 in Agricoltura, Territorio


Approvato il documento sull'apertura dei termini per le domande relative a linee di finanziamento specifiche, dalla biodiversità alle infrastrutture verdi per 144 milioni: un gesto di responsabilità dell'opposizione governante di fronte al deplorevole braccio di ferro interno alla maggioranza che blocca il bilancio

“Mentre il bilancio è ancora impantanato a causa del deplorevole braccio di ferro tutto interno alla maggioranza che non è più maggioranza la commissione Agricoltura non si ferma ed oggi ha approvato un importante documento relativo all’apertura dei termini di presentazione delle domande di aiuto per alcune linee d’intervento del Programma di sviluppo rurale, in modo da non bloccare l’iter per i finanziamenti al settore primario”. A darne l’annuncio è il vicepresidente della IV commissione consiliare Graziano Azzalin

“L’importo complessivo a bando per le misure specifiche – sottolinea Azzalin è di 144 milioni di euro per l’intera programmazione, quindi l’importo massimo a carico del bilancio di previsione per i tre esercizi finanziari 2015 – 2016 – 2017 potrà ammontare a 24.572.097 euro. L’intera cifra è finanziata con fondi comunitari e nazionali tramite Avepa. Credo che il Veneto sia il primo a disporre già le linee per l’organismo pagatore: un segno di attenzione nel settore agricolo a fronte del generale sconquasso che la programmazione regionale sta vivendo soprattutto in questi ultimi mesi in cui Zaia è più impegnato a mettersi in posa al Vinitaly piuttosto che a lavorare per l’interesse dei veneti”.

“Le misure interessate dal provvedimento – illustra il vicepresidente della commissione Agricoltura – sono in particolare la linea d’intervento 10.1.1 che riguarda le tecniche agronomiche a ridotto impatto ambientale, incentrata in particolare su modalità alternative all’aratura tradizionale più impattante, la 10.1.3 relativa alla gestione attiva di infrastrutture verdi, che promuove la realizzazione di fasce tampone, siepi e boschetti, fasce inerbite e canali erbosi, allo scopo di migliorare la qualità delle acque, potenziare le connessioni ecologiche e sostenere la biodiversità in aree agricole, ridurre i fenomeni di erosione superficiale e riqualificare i paesaggi agrari, la 10.1.7 sulla biodiversità denominata ‘allevatori e coltivatori custodi”, che mira al recupero ed alla conservazione di razze specie vegetali in via di estinzione, la misura 11 relativa all’agricoltura biologica e la misura 13 che fissa le indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici”

“Si tratta – conclude Azzalin – di interventi che riguardano in particolare l’azione di mitigazione ambientale e di sostenibilità di un’agrcoltura che nella sua primaria funzione produttiva è sempre più investita dall’importante ruolo di conservazione ambientale e di custode dell’equilibrio della risorsa più preziosa che abbiamo: la terra. Questo, in ossequio alle indicazioni che vengono dalla nuova programmazione europea, sempre più attenta e focalizzata su questi aspetti. E’ la sfida che il Veneto è chiamato ad affrontare nei prossimi anni aldilà del colore politico del prossimo governo regionale: è per questo che come opposizione governante abbiamo lavorato con profitto a questo provvedimento guardando al domani e non solo alle polemiche di piccolo cabotaggio alle quali chi dovrebbe governare la Regione e preferisce invece ruoli da commentatore tv ci ha ormai abituati”




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