Approvata la riforma di Veneto Agricoltura, il Pd è riuscito a capovolgere l’impostazione della Giunta ed a migliorare una legge che non è comunque quella che avremmo voluto

Inserito il 19 Novembre 2014 in Agricoltura, Ambiente, Bilancio, Blog, Pesca, Territorio


Nasce l'Agenzia veneta per l'innovazione in agricoltura: come in ogni riforma vi sono aspetti condivisi ed aspetti che, invece, ci fanno rimanere perplessi. Come Pd abbiamo apprezzato lo sforzo di accogliere molte delle nostre proposte emendative ed è per questo che abbiamo votato a favore di un testo radicalmente modificato rispetto a quello proposto della Giunta

“Come in ogni riforma vi sono aspetti condivisi ed aspetti che, invece, ci fanno rimanere perplessi. Come Pd abbiamo apprezzato lo sforzo di accogliere molte delle nostre proposte emendative ed è per questo che abbiamo votato a favore di un testo radicalmente modificato rispetto a quello proposto della Giunta, anche se permangono elementi di criticità”. E’ con queste parole che il vicepresidente della commissione Agricoltura Graziano Azzalin commenta l’approvazione, avvenuta questa sera dopo una lunga maratona in consiglio regionale, della legge di riforma di Veneto Agricoltura che viene soppressa e sostituita dall’Agenzia veneta per l’innovazione in agricoltura.

“Il nodo della vicenda – spiega Azzalin, correlatore in aula della legge – è che il ragionamento della Giunta muoveva solo da ragioni economiche, non considerando ruoli e funzioni ma solo i costi. Non vi era, in sostanza, un disegno organico di riorganizzazione, mentre una riforma del genere necessitava di un ragionamento complessivo sul settore primario: se questa riforma è una tessera di un mosaico, doveva essere accompagnata da altre riforme, altrimenti da sola non sta in piedi. Non solo, ma questo ragionamento contabile muoveva da un equivoco, ovvero che i risparmi andassero ad esclusivo beneficio del settore, mentre così non era. Se l’agricoltura recupererà risorse, questo è grazie alle modifiche volute dal Pd. Che ha anche ribaltato la prospettiva iniziale che chiarendo nel dettaglio le funzioni che la nuova agenzia avrà. Non si tratta di dettagli, ma di aspetti sostanziali, anche se, ovviamente, questa non è la riforma che avremmo voluto noi”.

“Come opposizione – aggiunge l’esponente dem – avevamo due strade: la prima era di pensare unicamente alle incombenti elezioni e fare una nobile battaglia di principio lasciando che la maggioranza facesse passare con i suoi voti una riforma che avrebbe danneggiato l’intero settore primario, oppure lavorare sul testo e giungere ad una mediazione. E’ questo quello che abbiamo fatto: siamo riusciti a cancellare la delega in bianco alla Giunta della bozza originaria ed a chiarire e specificare le funzioni dell’agenzia”. La nuova formulazione dell’articolo 2 della legge, modificato proprio grazie alla una puntuale azione emendativa del Pd, esplicitano le funzioni dell’agenzia, che “svolge attività di supporto alla Giunta regionale nell’ambito delle politiche che riguardano i settori agricolo, agroalimentare, forestale e della pesca”, sottolinea che questa si deve occupare di ricerca applicata e sperimentazione volte a migliorare la competitività delle imprese e delle filiere produttive e la sostenibilità nei comparti agricolo, agroalimentare, forestale e della pesca, di salvaguardare e tutelare le biodiversità vegetali e animali di interesse agrario, naturalistico e ittico nonché di gestire il demanio forestale regionale.

Concludendo, Azzalin sottolinea come “è solo dando una prospettiva ad un ente che si deve occupare di ricerca e, quindi, non vive sull’odierno, che si possono tutelare anche i suoi lavoratori. In questo modo il loro ruolo è non solo salvaguardato, ma valorizzato. Sia chiaro che questa legge non è una concessione alla Giunta, che non può certo utilizzare questa riforma come alibi per tutte le carenze programmatorie e riformatrici che sono e restano evidenti e gravi”.




Lascia un commento