Anpi Rovigo, un nuovo corso basato sulle nuove generazioni

Inserito il 6 Febbraio 2011 in Antifascismo


Azzalin: "Dall'associazione dei partigiani un forte e condivisibile messaggio per l'unità delle forze democratiche del lavoro e del progresso"

L’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi) anche a Rovigo va avanti con convinzione nel nuovo corso che sta dando sempre maggiore ruolo alle giovani generazioni. E per questo un ringraziamento va espresso in primis al presidente della nostra Anpi, Emilio Bonatti, che a 95 anni continua a distinguersi per lucidità e acume politico.

Non sono, purtroppo, riuscito a essere presente personalmente ai lavori del congresso, ma da iscritto e sostenitore dell’associazione, voglio condividere alcune riflessioni sul grande valore di questa assise.

Mi ha fatto molto piacere sapere della grande partecipazione e che, soprattutto, diversi ragazzi che hanno l’età per essere nipoti dei partigiani combattenti, sono stati chiamati a far parte degli organismi dirigenti. La loro freschezza e il loro entusiasmo saranno una risorsa preziosa in un momento così difficile per il nostro Paese.

Ho letto con attenzione le tesi congressuali, raccolte nel documento “Più forza all’antifascismo, più futuro per la democrazia”, e credo che vi siano aspetti da cogliere per rendere più efficace l’opera delle forze del lavoro e del progresso, per costruire un Paese unito e moderno che sappia procedere nella direzione di marcia indicata dalla Costituzione, verso una prospettiva di giustizia sociale e valorizzazione del merito.

In particolare, come consigliere regionale ed esponente del Pd, non posso che raccogliere con convinzione l’appello a tutelare come risorsa irrinunciabile l’unità delle forze democratiche e antifasciste, oggi più che mai necessaria, e a offrire ai cittadini tutti gli strumenti di partecipazione e coinvolgimento.

Nel documento politico dell’Anpi si legge che “occorre porre al bando le persistenti, irriducibili e laceranti divisioni foriere di impotenza politica e dare luogo a scelte di unità e collaborazione, richieste in modo sempre più pressante da ampi settori dell’opinione pubblica”. Una posizione di cui sottoscrivo anche le virgole e che, penso, tutti i dirigenti delle forze democratiche del territorio dovrebbero raccogliere per un centrosinistra unito e coeso, riconoscibile per la serietà nell’affrontare i problemi dei cittadini e non per la litigiosità proiettata su questioni interne.




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