Un bel segnale l’approvazione all’unanimità in VII commissione della proposta di legge sulla subsidenza”

Inserito il 27 Ottobre 2011 in Ambiente, Bonifica, Energia, Lavoro, Opere pubbliche, Politica, Turismo


Invito ad accelerare i tempi. Soddisfazione del consigliere regionale del Pd che sarà il relatore in aula: “Questo passaggio rapido e condiviso è estremamente importante: si passa con decisione dalla fase dei proclami politici alle azioni concrete. Visto quello che è successo e sta succedendo, è una prima forte risposta nel senso dell’attenzione agli aspetti del dissesto idrogeologico”

 

La commissione consiliare Ambiente e Difesa del suolo ha oggi approvato all’unanimità la proposta di legge numero 11 “Interventi di tutela dal fenomeno della subsidenza dei territori delle province di Padova, Rovigo e Venezia. Modifica dell’articolo 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ‘Norme in materia ambientale’ e successive modificazioni” con la quale si stabilisce che “al fine di prevenire il fenomeno della subsidenza, le attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi” sono vietate nel territorio delle tre province.

Contestualmente all’approvazione, il presidente della VII commissione Nicola Finco ha raccolto e rilanciato l’invito di Dario Bond e Piero Ruzzante a far sì che il testo possa rapidamente approdare in consiglio ed altrettanto rapidamente essere approvato dall’aula.

Comprensibile a fine seduta la soddisfazione del relatore della proposta di legge Graziano Azzalin che sarà il relatore in consiglio: “Questo passaggio rapido e condiviso – sottolinea – è estremamente importante in quanto si passa con decisione dalla fase dei proclami politici alle azioni concrete”.

Il consigliere democratico aggiunge poi che “l’unanime convergenza su questa legge, che, lo vorrei ricordare soprattutto alla presidente di Aleanna, la quale sembra ignorare come funziona l’ordinamento italiano mostrando una leggerezza che suscita ulteriori preoccupazioni, va ad emendare il Decreto Ambiente escludendo i territori del basso Veneto da ogni tentativo di sfruttamento di idrocarburi, testimonia che su un tema delicato come la sicurezza del territorio la Regione ha scelto di procedere con decisione superando ogni divisione. Da polesano, nel 60° anniversario della tremenda alluvione, sono particolarmente contento che sia stato recepito il messaggio del principio di precauzione. Le nostre terre stanno ancora pagando gli effetti disastrosi delle estrazioni e, appena un anno fa, la nuova alluvione in un’estesa fetta del Veneto ci ha ricordato che non siamo affatto al sicuro. Come se non bastasse, proprio in queste ore stiamo vedendo Liguria e Toscana fare i conti con un nuovo disastro. Ecco, l’approvazione di questa legge è una prima forte risposta nel senso dell’attenzione agli aspetti del dissesto idrogeologico. Un bel segnale”.




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