“Europa matrigna? Il governatore non finga di non vedere di chi sono le responsabilità della marginalizzazione dell’Italia”


“La Pac in elaborazione non sarà generosa con l’Italia, anche grazie alle politiche impostate dal suo partito, a partire dalle pagliacciate sulle quote latte. La sua proposta di uscire dall’Ue è una battuta di bassissima Lega, perché sa bene che i fondi per l’agricoltura provengono in gran parte da lì”

“Santa Lucia è la protettrice degli occhi. Non è un caso che il governatore Zaia, proprio alla fiera di Santa Lucia si sia lasciato andare ad una delle sue solite sparate propagandistiche, evidenziando problemi di vista. Perché non vede, o fa finta di non vedere, che è proprio grazie alle politiche impostate dal suo partito a livello europeo, a partire dalle pagliacciate sulle quote latte che stiamo ancora pagando a caro prezzo, che in Europa l’Italia è stata marginalizzata. Prima di guardare i fuscelli negli occhi altrui, tuttavia, Zaia farebbe bene a guardare la trave nei propri, visto che, per esempio, sulla vicenda Buonitalia c’è ancora molto da chiarire”. Duro l’attacco al presidente della Regione Veneto che arriva dalla capogruppo Pd in consiglio regionale Laura Puppato e dal vicepresidente della commissione regionale Agricoltura Graziano Azzalin.

“Certo – proseguono Puppato e Azzalin – la Pac in elaborazione non sarà generosa con l’Italia, ma Zaia sa anche il perché. Le misure ambientali non gli piacciono? Sa che, senza il greening, cadrebbero le motivazioni per una fetta comunque ampia di finanziamenti europei? La sua proposta di uscire dall’Europa è una battuta di bassissima Lega, perché sa bene anche lui che i fondi per l’agricoltura provengono in gran parte da lì. Chi governa non deve essere in perenne campagna elettorale, altrimenti rischia di inanellare solo figuracce. La Lega di lotta e di governo, ha fallito su entrambi i fronti: con Zaia ha voluto arrogarsi il diritto di rappresentare il mondo agricolo monopolizzandone le rappresentanze fino ad arrivare al ministero delle Politiche agricole, ma ora è in una crisi profondissima e non trova di meglio da fare che cercare di distogliere l’attenzione dalle proprie responsabilità. Ora sulle politiche agricole bisogna cambiare passo: il Pd ha lavorato alla costituzione di un’agenda per le politiche agro- ambientali condivisa e in grado di essere rappresentata a Bruxelles. Il Pd con Bersani metterà al centro della propria proposta politica l’economia reale, all’interno della quale l’agroindustria sarà un punto di fermo”.

Concludendo, Azzalin e Puppato lanciano anche una stoccata sull’Imu, la cui ultima rata deve essere pagata proprio oggi: “Berlusconi e la Lega hanno già iniziato a promettere la cancellazione dell’Imu con le solite barzellette elettorali. Ricordiamo che l’Imu è stata introdotta dal Governo Berlusconi con il d. lgs. n. 23 del 14 marzo 2011, che ne stabiliva la vigenza a partire dal 2014 limitatamente agli immobili diversi dall’abitazione principale. Detto questo, bisogna sottolineare come, anche sulla ricalibratura di questa tassa molto si possa fare. Anche per il mondo agricolo: è impensabile che, per qualcuno che ha fatto il furbo ed ha trasformato un fienile in un resort, gli agricoltori siano costretti a pagare una tassa su una stalla o su un’autorimessa per i trattori come se fossero beni in grado di offrire una rendita e non parte dei mezzi di produzione”.




Lascia un commento