Col Bilancio la maggioranza ha scelto di non scegliere non affrontando i problemi: più tasse, meno servizi, zero infrastrutture, tagli pesanti al sociale, ai trasporti ed alla sicurezza, con contraccolpi pesanti per i tutti i veneti e, in particolare, per le fasce più deboli della popolazione


Sempre più divisi, Lega Nord e Pdl fuggono dalle proprie responsabilità e agiscono con tagli e rattoppi senza offrire una prospettiva. Fondamentale il ruolo del Pd come opposizione governante, riconosciuto dalla stessa Coppola riguardo ai due milioni stanziati per il ripascimento degli arenili

E’ un commento amaro, quello del consigliere regionale del Pd Graziano Azzalin, sulla manovra finanziaria appena varata dalla Regione: “Nessuno nega che il quadro economico generale sia di estrema difficoltà, ma proprio per questo la politica non può fuggire dalle proprie responsabilità come invece stanno facendo Lega e Pdl, sempre più divisi fra loro ed al loro interno. Con il risultato che si sceglie di non scegliere, andando avanti con tagli e rattoppi, senza affrontare i problemi e senza offrire una prospettiva. Si pensi che il bilancio sottoscritto dalla Giunta è stato più volte emendato in aula dagli stessi assessori, che hanno sconfessato la propria proposta votando con l’opposizione. Per questo, fa quasi sorridere che l’assessore Coppola si vanti dei due milioni per il ripascimento degli arenili, visto che nel bilancio presentato con la sua firma tale cifra non compariva e che il finanziamento è arrivato grazie a un emendamento firmato da me e dal collega Tiozzo: è la conferma che il Pd svolge un ruolo prezioso di opposizione governante, mitigando gli effetti delle non-scelte della Giunta. A chi magnifica questo come un grande risultato per il Polesine, plaudendo al lavoro del Pd, vorrei ricordare che all’appello mancano tre milioni per la subsidenza e per i maggiori costi sostenuti per la difesa idraulica”.

Secondo il consigliere polesano si tratta di “una manovra disarticolata e frammentata, con evidenti contraddizioni. Per esempio, mentre da un lato si è reintrodotta la contribuzione per la bonifica agli immobili urbani, ovvero più tasse per i cittadini, dall’altro si sono prorogati gli sgravi per le aziende che imbottigliano le acque minerali. Tagli pesantissimi colpiscono il sociale, i trasporti ed il turismo, anche se su questi fronti il Pd è riuscito a contenere i danni, ottenendo finanziamenti aggiuntivi e, sui trasporti, l’impegno per una riforma nell’erogazione delle risorse e nell’assetto delle società di gestione, oltre a ulteriori fondi in assestamento. Importanti ritocchi sono stati ottenuti dal Pd anche per quanto riguarda la piccola pesca costiera, l’allevamento, i Caa, gli impianti di sollevamento delle acque, la messa in sicurezza degli edifici scolastici, le borse di studio, la cooperazione, la partecipazione dei lavoratori agli utili di impresa, il contrasto della criminalità organizzata, i centri antiviolenza. Azzerati, invece i Confidi, i fondi di rotazione e i fondi di sostegno agli affitti”.

Azzalin conclude stigmatizzando “la grave condotta di alcuni assessori, che fino a pochi giorni prima della presentazione del bilancio hanno continuato a promettere opere e finanziamenti che sapevano benissimo non avrebbero avuto copertura, sbeffeggiando cittadini ed amministratori locali. Il caso più eclatante è quello Veneto Strade che, a fronte di un ambizioso piano triennale, si è visto accordare i soldi appena sufficienti per le manutenzioni più urgenti e per non far chiudere i cantieri già avviati: di nuove opere, nuovi progetti e interventi di manutenzione straordinaria nel 2012 non ce ne saranno. Questa è l’amara verità: più tasse, meno servizi, zero infrastrutture, tagli pesanti al sociale, ai trasporti e alla sicurezza, con contraccolpi pesanti per i tutti i veneti e, in particolare, per le fasce più deboli della popolazione”.




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