Trasformazione Avepa è un salto nel buio, unico ente economico che gestirà tutti i fondi pubblici. E il settore primario viene marginalizzato.

Inserito il 14 Luglio 2020 in Agricoltura


Avremo un unico ente economico chiamato a gestire i fondi pubblici senza aver prima attuato un percorso di ampia consultazione di tutte le categorie e soggetti istituzionali interessati

“La trasformazione di Avepa non è una cosa banale, fatta in questo modo, invece, rappresenta un salto nel buio. Avremo un unico ente economico chiamato a gestire i fondi pubblici senza aver prima attuato un percorso di ampia consultazione di tutte le categorie e soggetti istituzionali interessati, andando inoltre a marginalizzare il settore primario a cui viene sottratto il proprio ente di riferimento. E non si capisce il motivo di tanta fretta visto che la proroga a Veneto Sviluppo scadrà il 31 dicembre 2021”. È quanto dichiara Graziano Azzalin, consigliere del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Agricoltura a proposito dell’istituzione dell’Agenzia veneta per i pagamenti al posto di Avepa, provvedimento di cui era correlatore. “Il testo è stato migliorato con l’approvazione di due miei emendamenti, ma non basta per un voto positivo, dunque ci siamo astenuti”.

“Avere un solo ente strumentale – prosegue – può essere pratico perché si restringono i tempi, ma davvero si pensa che cambiando semplicemente il nome, togliendo la parola agricoltura, tutto possa funzionare come adesso? Ci sono troppe contraddizioni nel modo di agire dell’amministrazione regionale. Viene istituito un unico ente economico, braccio operativo della Giunta, spostandone sostanzialmente il baricentro ma la governance rimane immutata. Probabilmente rientra anche questo nel graduale e costante accentramento delle funzioni della Giunta, ridimensionando il ruolo del Consiglio, come abbiamo già visto con i commissariamenti fatti per scelte politiche: Ater, Enti Parco, Veneto Agricoltura, Ipab oltre alla pesante intromissione nei Cda dei Consorzi di Bonifica. Quale sarà poi il ‘core business’ dell’Agenzia? Verranno create delle divisioni autonome con strutture dedicate, in modo da garantire adeguata attenzione al settore primario? C’è poi il tema dei controlli: non possono avvenire una tantum, presentando malloppi di migliaia di pagine che poi nessuno legge con la dovuta attenzione. Il controllo deve essere eseguito in maniera continuative e abbiamo almeno ottenuto che il Consiglio venga informato con relazioni annuali sull’utilizzo di questi fondi”.




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