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Anche nella sanità la Regione ha dimostrato che ci sono figli e figliastri e il Polesine rientra in quest’ultima categoria.


La Corte costituzionale ha certificato quello che sapevamo da tempo.


Non assisteremo in silenzio a tentativi di ridimensionamento ulteriori delle strutture e dei servizi sanitari del Polesine, che ha già pagato un conto salato in questi anni di gestione della sanità regionale da parte della Lega e siamo al fianco del direttore generale dell’Ulss 5.


Una riforma è necessaria, ma il carrozzone accentratore delineato da Zaia non è certo la soluzione migliore. Una sorta di omologo di Veneto Strade riproposto per la Sanità, al quale verrebbero affidati tutti i poteri di gestione del budget da 8,5 miliardi. Come Pd abbiamo una proposta che mira ad un modello simile a quello emiliano-romagnolo: un’agenzia che si occupi a livello veneto degli appalti per tutte le Ulss e della definizione e del il monitoraggio della spesa e dei costi standard. Ma senza esautorare le altre componenti del sistema. Il pasticcio proposto dalla Giunta è stato anche la sua prima sconfitta significativa.


Un momento aperto al confronto su un tema delicato, sul quale è necessario un continuo approfondimento per non farsi trovare impreparati e per difendere i servizi sul territorio. La Sanità è il fulcro dell’azione amministrativa della Regione e spesso le decisioni vengono calate dall’alto senza il necessario confronto con le realtà locali. L’incontro di sabato si prefigge proprio lo scopo di fare il punto sulla situazione e su quanto potrebbe cambiare nei prossimi mesi.


Sanità, Azzalin: “Bene l’impegno dell’assessore Corazzari per il ripristino della qualifica di presidio ospedaliero per la Casa di Cura di Porto Viro”


Sanità, presentata interrogazione di Azzalin sui 5 milioni spesi dalla Regione per l’ospedale di Schiavonia


Un’interrogazione insieme al vicepresidente della commissione Sanità Claudio Sinigaglia per chiedere lumi sulle strane contraddizioni delle strutture regionali e dell’ulteriore declassamento della sanità polesana


Il Pd regionale è intervenuto sul caso degli Istituti Polesani per disabili psichici e fisici presentando un’interrogazione “Com’è possibile che in una struttura che riceve continui finanziamenti dalla Regione Veneto non ci siano stati controlli nonostante le numerose segnalazioni pervenute anche tramite articoli di giornale? Oltre alle evidenti lacune nei controlli, bisogna riflettere sulla complessiva gestione dell’intero sistema socio-assistenziale veneto: ci sono responsabilità politico-amministrative gravi”


Insieme al vicepresidente della V commissione Claudio Sinigaglia, abbiamo rilanciato l’allarme dopo la presa di posizione della conferenza sindaci dell’Ulss 18: la Giunta si prepari a rivedere la delibera