Posts Taggati con ‘Consiglio regionale’


Il Consiglio regionale è sensibile, ma l’assessore Corazzari è smemorato.


Basta trasferire le deleghe per le funzioni, non c’è bisogno di altra propaganda.


Zaia se ha coraggio venga martedì in Consiglio a disconoscere o difendere la paternità di questa legge.


“La cancellazione del provvedimento, che fa seguito alla nostra esplicita richiesta, è la conferma che quanto è stato sollevato era fondato. Non è infatti sostenibile che per bonificare la campagna da strutture dismesse si debba per forza trasformarle in aree commerciali, stravolgendo gli assetti urbanistici e cancellando enormi porzioni di superficie agricola. Al tempo stesso, se davvero, come sostiene il presidente, tutto questo era già possibile sulla base della normativa in vigore, non si capisce il perché di questa tentata modifica al regolamento della legge sul commercio”.


Sì unanime del consiglio regionale ai referendum contro le norme “sblocca trivelle”, Azzalin: “Tutti, indipendentemente dall’appartenenza politica, remiamo convintamente e senza barriere nella stessa direzione in difesa del nostro territorio”


Martedì 22 settembre 2015 è stata approvata all’unanimità la mozione presentata in Consiglio regionale dal gruppo del Partito Democratico sul diritto allo studio universitario in Veneto. Le istanze, sollevate in più occasioni dall’Unione degli Universitari di Padova, Verona e Venezia, hanno trovato pieno appoggio e largo consenso.


Il Pd ribadisce il no alle trivellazioni e dice sì al referendum, Azzalin: “Non ho alcun problema a definire sbagliate le norme introdotte dagli ultimi Governi. Per fermare le estrazioni, però servono anche iniziative legislative: una mia proposta di legge statale che vieta le estrazioni nelle province di Rovigo, Padova e Venezia approvata dal consiglio regionale, giace da anni nei cassetti del Parlamento”


La pagliacciata del sì al referendum sull’indipendenza: chi dice di rappresentare il volere del popolo veneto sa bene di raccontar balle, perché se si facesse un referendum per abolire la Regione e tutti i consiglieri regionali, il risultato sarebbe senza ombra di dubbio più largo di quello che vuole dare voce ai un drappello di folcloristici indipendentisti. Perché non si fa quello, allora? La verità è che mentre è in corso un terremoto, c’è chi pensa al proprio orticello, a quale carta da parati utilizzare sulle pareti. Carta da apparati. Senza dignità


Va salutato con favore l’avvio della discussione del Progetto di legge n. 336 “Disposizioni in materia di agricoltura sociale”: si tratta di inquadrare normativamente esperienze già in atto, ampliando l’offerta di servizi per le comunità locali, in una situazione di evidente difficoltà, con le politiche di welfare che devono fare i conti con la contrazione di risorse. La bussola deve essere il principio di sussidiarietà


Un breve commento agli emendamenti che ho presentato: non si tratta di richieste ‘di bandiera’ o puramente di difesa territoriale, ma basati sul normale buonsenso che, chi si accinge a varare le linee programmatiche del futuro della sanità della propria Regione, non può non avere. I nodi veri, tuttavia, restano insoluti