La Lega vuole tagliare la pubblicità istituzionale a quotidiani e periodici. Brutto segnale per la libertà di informazione

Inserito il 17 Ottobre 2018 in Informazione, Territorio


Da un lato il governo azzera il fondo per l’editoria, dall’altro la Lega vuole tagliare in maniera drastica la quota di pubblicità istituzionale destinata alla carta stampata.

“Da un lato il governo azzera il fondo per l’editoria, dall’altro la Lega vuole tagliare in maniera drastica la quota di pubblicità istituzionale destinata alla carta stampata. È un doppio colpo preoccupante per la libera informazione”. È quanto denuncia il consigliere del Partito Democratico Graziano Azzalin a proposito del Pdl 372, ‘Destinazione della pubblicità dell’amministrazione regionale’ illustrato oggi in Prima commissione.

 

“Si vuole ridurre dal 60% ad ‘almeno il 15%’ la parte di budget a disposizione di quotidiani e periodici, puntando maggiormente su internet e i social network. Ma non solo, per quanto riguarda la comunicazione istituzionale relativa al turismo e alla sua promozione c’è un emendamento della maggioranza che prevede di non rispettare le quote, diminuendo ulteriormente le risorse a disposizione della carta stampata investendo sul web per attrarre presenza straniera. La pubblicità istituzionale rappresenta un’entrata non indifferente per i giornali e non va vista come mera assistenza. In una democrazia la stampa ha una funzione fondamentale come controllore del potere, invece qua viene considerata un fastidio, soprattutto quando non si adegua a essere megafono della propaganda di chi è al potere. E, senza fondi, i quotidiani si ridurranno sempre più a passacarte, diffusori di ‘veline’. È sbagliato e pericoloso dedicare gran parte delle risorse alla comunicazione online che, certo, rappresenta il futuro, ma che ancora è una giungla in cui è difficile per i lettori orientarsi con cognizione, abbandonando al proprio destino la stampa tradizionale”.




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