La conta dei danni continua a salire, rendendo ancora più vergognosa la volontà della Regione di non stanziare un euro.
“La conta dei danni continua a salire, rendendo ancora più vergognosa la volontà della Regione di non stanziare un euro per il disastro della montagna veneta. Nessuna risorsa straordinaria per una tragedia senza precedenti”. È netto il consigliere del Partito Democratico Graziano Azzalin dopo l’ultima ricognizione inviata dal presidente Zaia a Unione Europea, Protezione civile e Ministeri che supera di gran lunga il miliardo dichiarato in un primo momento.
“Rispetto alle stime iniziali, com’era prevedibile, il quadro è ancor più drammatico: un miliardo e settecento milioni di danni, il 70% in più. Eppure, a fronte di una situazione apocalittica, la Giunta ha il coraggio di vantarsi di un bilancio Tax free e dove non si prevede assolutamente niente per la montagna. È inaccettabile continuare a dire ‘lo Stato e l’Unione Europea ci devono dei soldi, poi valuteremo’. Nel frattempo però i problemi ci sono e si aggravano. La Protezione civile con un decreto dello scorso 15 novembre, autorizzava Regioni, Province e Comuni a trasferire sulla contabilità speciale ulteriori risorse finalizzate a superare l’emergenza. Ma la Giunta resta a guardare. Solo per i boschi servono 800 milioni e, ad oggi, non è partito un solo appalto per la loro pulizia. Cosa risponde Zaia, quando va in giro a mostrare il volume con i danni subiti, a chi gli chiede come mai la Regione non ha stanziato nemmeno un euro? E con che faccia, visto che stiamo parlando di una della aree più ricche d’Europa?”.
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