La visita del presidente nazionale del Pd Matteo Orfini a Badia e a Porto Viro

Inserito il 16 Maggio 2015 in Politica, Primo piano, Territorio


Il presidente nazionale del Pd Matteo Orfini a Badia e a Porto Viro per sostenere la mia corsa alle regionali: “E' un'occasione storica, in Polesine avete la fortuna di poter dare la preferenza a Graziano, un amico, un bravo amministratore ed un dirigente politico al servizio del territorio e del rinnovamento”. E sul centro Essagi fra i 52 milioni di mance e mancette per gli amici la maggioranza uscente non è stata in grado di trovare i 30mila euro promessi per salvare una realtà così preziosa”

Doppia tappa in Polesine per il presidente nazionale del Partito democratico, sabato 16 maggio. Matteo Orfini ha infatti fatto visita a Badia Polesine e a Porto Viro per lanciare la corsa del capolista Pd Graziano Azzalin alle elezioni regionali del 31 maggio.
“Questa volta abbiamo un’occasione storica, siamo davvero in grado di vincere in Veneto: la spaccatura della Lega ed il crollo dei consensi di Forza Italia sono il segno di un fallimento politico: l’unica risposta credibile per un governo della Regione che faccia spirare un vento di rinnovamento e di riforme è il Pd”. Con questa parole Matteo Orfini ha aperto il suo intervento in sala Gidoni a Badia Polesine, affiancato da Azzalin, “un consigliere – ha detto Orfini – che per impegno, competenza e capacità merita davvero di essere rieletto”.

Il capolista Pd alle regionali Azzalin, dal canto suo, dopo il caloroso saluto introduttivo del segretario del Pd badiese Manuel Berengan, ha posto l’accento sul “malgoverno regionale”, ricordando “la vergogna di un consigliere decaduto per aver mentito spudoratamente sulle spese elettorali, che si fa scrupolo solo a ricordare di essere candidata per Forza Italia perché sa che il suo partito è ormai ridotto ai minimi termini”, ha poi sottolineato come il documento approvato nell’ultima sessione di bilancio dal roboante nome “Interventi per il sostegno e la ripresa economica del Veneto”, “non sia altro che una lista di mance e mancette agli amici in vista delle elezioni”.

“In questa lista – ha poi rimarcato Azzalin – non figura il centro Essagi, per il cui salvataggio bastava che la Regione stanziasse 30mila euro, così come si era impegnato a fare l’assessore Bendinelli e lo stesso assessore decaduto Coppola. In consiglio però la maggioranza ha bocciato l’emendamento che avevo stanziato e la promessa si è rivelata come al solito una balla: ‘pagheremo dopo le elezioni’ è ora la nuova vuota promessa di chi intanto agli amici ha già dispensato milioni di euro ma non ha trovato un centesimo per una realtà così preziosa”.

A proposito del futuro del centro badiese sono poi intervenuti l’assessore Claudio Brusemini e Silvano Dell’Olivo, genitore di uno dei ragazzi seguiti dall’Essagi, che ha sottolineato come “quello che ci ha fatto maggiormente arrabbiare è stato quello che è successo durante l’approvazione del bilancio: si sono trovati 20mila euro per una rievocazione storica di una giornata ma non i soldi per un centro prezioso che presta la sua opera a favore di 21 Comuni”.

A Porto Viro, la presenza di Orfini nella sede del comitato elettorale di Graziano Azzalin ha visto tante persone prendere parte all’incontro organizzato a sostegno della candidatura in Regione del capolista del Pd, “che ha dimostrato con il suo lavoro, il suo impegno e la sua presenza costante sul territorio – ha sottolineato Orfini – di essere in grado di portare avanti la cultura di governo del nostro partito anche dai banchi dell’opposizione”.

Dopo il saluto dell’assessore Maria Laura Tessarin, che ha puntato il dito sulle “carenze della Giunta Zaia nel settore del sociale” e sulla bontà delle proposte di Alessandra Moretti il segretario del circolo Lauro Tessarin, ha invitato “a non credere alle balle raccontate anche attraverso i sondaggi trionfalistici la cui attendibilità è pari alla paura che la ex maggioranza ha di perdere”.

Il sindaco Thomas Giacon si è levato qualche sassolino dalla scarpa, evidenziando come “nel nostro partito sia presente anche una parte non sana, che guarda ai personalismi a scapito dell’interesse generale, per giochetti imbarazzanti la cui meschinità è sotto gli occhi di tutti. Qui fortunatamente c’è la parte sana del Pd, alla quale rende omaggio il presidente nazionale con la sua importante presenza. Chi semina zizzania giustamente ora non si fa vedere e gira al largo, come del resto fa sempre quando ci sono da portare aventi delle battaglie nell’interesse di tutti”.
“Le notizie dei rinvii a giudizio sul caso della discarica di Villadose – ha aggiunto l’onorevole Diego Crivellari – sono le spie di un sistema di patere fatto di trasversalismi e connivenze che è in disfacimento”.

Azzalin, dal canto suo, ringraziando tutti gli intervenuti per le belle parole e gli attestati di stima rivolti nei suoi confronti, ha invitato i presenti “agli ultimi di giorni di sforzo per far capire l’importanza di questa sfida elettorale. Tanto più per un territorio come questo, dove per decenni si è articolata una politica fatta di favori per gli amici e di accordi sottobanco, come ancora se ne vedono e come se ne sono visti in occasione della sfida che siamo riusciti a vincere conquistando il Comune. Ora si gioca il secondo tempo di quella partita e bisogna definitivamente spazzare via ogni residuo delle incrostazioni della cattiva politica portando avanti una vera azione di rinnovamento”.

La “positiva azione di rinnovamento già avviata a Porto Viro” è stata sottolineata anche da Orfini, che ricordando come “la sfida per cambiare il Paese sta già dando i primi timidi risultato come testimoniano gli indicatori economici”, ha puntato il dito sul “fallimento del centrodestra veneto, con la Lega spaccata e Forza Italia a rischio azzeramento. La nostra vittoria è possibile e sarà la vittoria di tutti voi. Qui in Polesine, oltre a votare per Alessandra Moretti, avete la possibilità di dare anche la preferenza per un grande candidato come Graziano Azzalin, un amico che conosco e stimo da tempo, che unisce alla capacità di amministratore quelle di dirigente politico, sempre al servizio del territorio per far emergere una classe dirigente nuova, onesta e trasparente, in grado di dare risposte coinvolgendo la comunità, sradicando corporativismi e incrostazioni di cattiva politica”.




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