Con questa fusione si può aprire una nuova stagione. Dopo il fallimento di Civitanova Polesine, è l’occasione per ripartire.
“Con questa fusione si può aprire una nuova stagione. Dopo il fallimento di Civitanova Polesine, è l’occasione per far ripartire un ragionamento che riguardi la riorganizzazione amministrativa della provincia di Rovigo”. Così Graziano Azzalin commenta l’approvazione all’unanimità del Consiglio regionale al nuovo Comune di Frassinelle Polesella, che adesso dovrà essere sottoposto a referendum, che sarà indetto dalla Giunta il prossimo autunno.
“Il percorso di fusione parte da lontano, con la richiesta dei sindaci dei due paesi, omogenei per dimensione demografica e territoriale – spiega l’esponente dem, componente della Prima commissione e relatore in aula del Progetto di legge – È frutto di un lavoro convinto, per nulla imposto. I due Consigli comunali, alle deliberazioni in cui chiedevano alla Regione di avviare l’iter previsto per la fusione, hanno allegato uno studio di fattibilità spiegando le ragioni geografiche, politiche e soprattutto economiche a sostegno della proposta. Inoltre, dopo aver consultato le forze associative, di categoria e sociali presenti sul territorio, è stato effettuato un sondaggio tramite questionario che ha visto una percentuale media di favorevoli al Comune unico superiore all’80%, una realtà che con 5454 abitanti diventerà la decima per popolazione di tutta la provincia. I vantaggi in termini di nuovi servizi o servizi più efficienti sono evidenti, per quanto i Comuni anche piccoli siano un importante presidio territoriale, e questa soluzione rappresenta il termine naturale del processo avviato ormai da anni da Frassinelle e Polesella per la gestione associata di alcune funzioni”.
“Adesso – aggiunge Azzalin – va coinvolta attivamente la popolazione, senza strumentalizzazioni per altri obiettivi. Occorre arrivare al referendum in maniera consapevole, convinti che questa fusione possa aprire un percorso che vada oltre i confini di due piccoli Comuni: deve essere chiaro che non ci sarà alcuna perdita di identità”.