Galà al Teatro Sociale, interrogazione di Azzalin: “Inaccettabile uso di risorse pubbliche per feste Vip mascherate da eventi benefici”

Inserito il 19 Luglio 2018 in Blog


È inaccettabile e avvilente che le poche risorse destinate alla cultura vengano spese per feste Vip.

“È inaccettabile e avvilente che le poche risorse destinate alla cultura vengano spese per feste Vip col pretesto di fare iniziative benefiche a cui poi vengono in realtà destinate le briciole. Visto che la Regione finanzia anche il Teatro sociale di Rovigo, condivide un utilizzo così disinvolto delle risorse pubbliche?” È quanto chiede Graziano Azzalin, consigliere del Partito Democratico in un’interrogazione a risposta immediata sul caso del Galà di Carnevale, esploso in questi giorni.

“Ringrazio le due consigliere che hanno acceso i riflettori sulla questione, Silvia Menon e Giorgia Businaro. Il Sociale è un’istituzione prestigiosa, simbolo di Rovigo e un centro culturale riconosciuto a livello nazionale. Spiace vedere un utilizzo improprio della struttura da parte dell’amministrazione comunale, seppur nobilitandolo con un’iniziativa benefica. Alla cena hanno partecipato 80 persone, altre 160 se ne sono aggiunte alla successiva festa. Non mi pare si possa parlare di ‘apertura alla città’, come vantato dall’assessore comunale alla Cultura, bensì di un evento privato per una ristretta cerchia di Vip. Lascia poi perplessi la somma destinata all’associazione Amici di Elena, appena mille euro attingendo alle risorse della Fondazione Rovigo Cultura, inserendoli nei 10mila per organizzare la serata, chiusa in deficit. Ma a quale titolo la Fondazione fa beneficenza? Non è escluso che possano sorgere anche problemi con la Corte dei Conti. E poi perché ha scelto, a suo insindacabile giudizio, questa associazione, sulla base di quali criteri?”.

“Non è certo il miglior biglietto da visita per una città che ambisce a candidarsi a Capitale europea della cultura. Già le idee e le iniziative dell’amministrazione sono carenti, ma con Bergamin non potrebbe essere diversamente, se aggiungiamo certe trovate mi chiedo quali chance possiamo avere…”.




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