Colli Euganei, il Pd contro la maggioranza: L’emendamento di Berlato cancella il Parco, mentre i sindaci presentano la candidatura per la riserva ambientale Unesco

Inserito il 2 Dicembre 2016 in Primo piano


Mentre i sindaci si riuniscono a Torreglia per presentare la candidatura Mab dell’Unesco per Colli Euganei, Terme e Bassa padovana, la maggioranza in Consiglio regionale gli fa un gran regalo, approvando un emendamento che va a scardinare la legge sul Parco dei Colli: un tempismo davvero perfetto.

“Mentre i sindaci si riuniscono a Torreglia per presentare la candidatura Mab (Man and the Biosphere) dell’Unesco per Colli Euganei, Terme e Bassa padovana, la maggioranza in Consiglio regionale gli fa un gran regalo, approvando un emendamento che va a scardinare la legge sul Parco dei Colli: un tempismo davvero perfetto. Proprio una bella cartolina per chi si sta impegnando a valorizzare il proprio territorio. È un fatto gravissimo, compiuto senza che ci sia alcun presupposto tecnico-scientifico e facendo carta straccia di ogni processo partecipativo che coinvolga le comunità”. È furibonda la reazione del gruppo del Partito Democratico, tramite il consigliere regionale Graziano Azzalin dopo la seduta della Prima commissione che ha espresso parere favorevole sull’emendamento al collegato di Bilancio presentato dal consigliere Sergio Berlato “che, di fatto, cancella senza nessun criterio l’area del Parco”.

“Con la scusa di ridurre la presenza dei cinghiali si apre alla devastazione del territorio: nessuno nega che sia necessario un piano di contenimento della fauna selvatica e infatti abbiamo chiesto più risorse, ma non si può approfittare di questa situazione in maniera surrettizia per cancellare il Parco dei Colli. È inammissibile che la maggioranza lasci tutto in mano a una sola persona, il consigliere Berlato, senza che ci sia una minima condivisione con le comunità locali. Ancora una volta si usano due pesi e due misure: sul Parco interregionale del Delta la Regione si mette di traverso agitando il rischio di decisioni prese da Roma che taglierebbero fuori il territorio, senza il cui parere non accetterebbe nessuna modifica, mentre qua ogni percorso di partecipazione viene precluso”.

“Con il passaggio da aree parco ad aree contigue pre-parco, previste nell’emendamento di Berlato, cambia tutto – continua la nota del Partito Democratico – Senza vincoli sarà più facile bruciare combustibili solidi secondari (Css) nella Cementeria di Monselice, cui di fatto viene spianata la strada, fregandosene dei cittadini che sono scesi in piazza e hanno raccolto migliaia di firme. Ma qua la volontà del territorio non conta. È incredibile che l’assessore regionale Corazzari, a nome della Giunta, appena due giorni fa abbia fatto una passerella all’annuncio della candidatura per la Mab-Unesco, quando poi è d’accordo con un simile scempio. La maggioranza con questa decisione ha aperto un’autostrada, visto che il consigliere Valdegamberi si appresta a presenta un provvedimento analogo per il Parco della Lessinia. Chiediamo l’immediato stralcio dell’articolo dal collegato di Bilancio e che si discuta del Pdl nelle forme e nei modi previsti dalla legge, a partire dal coinvolgimento delle comunità locali”.




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