Federalismo


Ho partecipato, insieme agli assessori regionali Ciambetti e Coppola ed al collega consigliere Cristiano Corazzari, alla conferenza di presentazione del progetto “Civitanova Polesine”: servono impegno, determinazione e responsabilità per consentire la nascita di un grande Comune unico che sarà un esempio per tutto il Paese di come la buona politica sia in grado di mettere da parte le bandiere politiche e le autoreferenzialità localistiche per raggiungere traguardi ambiziosi. Io ci credo


Insieme al segretario provinciale del Pd Diego Crivellari ho ribadito la posizione del Pd sul ridisegno delle province: no agli scarti personalistici, si convochi un tavolo dove l’intero territorio si interroghi sul proprio futuro ponendo come punto fermo l’integrità e valuti le conseguenze di ogni scelta. Oltre ad evitare la polverizzazione, è fondamentale capire quale sarà il futuro dei dipendenti, dei presidi sul territorio, dei servizi e delle dotazioni socio-sanitarie


Lunedì sono intervenuto al convegno organizzato dalla Cisl di Rovigo “Governare il cambiamento per essere protagonisti”: bisogna capire cause e conseguenze delle scelte squisitamente politiche degli ultimi mesi, l’opposto di quanto, virtuosamente, sta accadendo con il percorso di fusione intrapresa dai sei comuni mediopolesani. Lega e Pdl per fare propaganda hanno condannato il Polesine che, invece, grazie alla proposta del Pd avrebbe potuto avere un nuovo importante ruolo…


Il consigliere polesano evidenzia l’assenza di Zaia in aula durante il dibattito: “E’ il simbolo dell’incapacità di questa maggioranza, afasica e spaccata. Il lavarsi le mani e lasciare tutto nelle mani del Governo è la resa definitiva di chi ha ammainato la bandiera del federalismo”.


Intervento al convegno organizzato dalla Uil-Fpl “La riforma delle autonomie locali”: con le Regioni nel mirino, le Province spappolate e i Comuni paralizzati dal patto di stabilità non è più procrastinabile una riflessione sulla riorganizzazione dello Stato e della nostra democrazia, sui modi per risparmiare e tutelare l’occupazione, sui sacrifici a cui tutti sono chiamati, a cominciare dai politici


A margine della visita la capogruppo Puppato ha comunicato l’intenzione di affidare l’interim del suo ruolo al vicecapogruppo Lucio tiozzo. Secondo il consigliere polesano “questa decisione permette al gruppo regionale e a Laura stessa di lavorare con serenità perseguendo gli obiettivi che ognuno ha nel mirino”


Con una lettera a tutti i primi cittadini polesani ho chiesto l’approvazione di un odg a sostegno della delibera approvata dal Consiglio provinciale di Rovigo: in un’ottica di servizi, funzioni e omogeneità territoriale ha senso portare avanti un ragionamento sull’area vasta del Veneto meridionale, secondo la suddivisione approvata dal consiglio regionale con la legge 18/2012 sulle funzioni associate dei Comuni. Ma qualcuno ha già issato bandiera bianca…


Fortemente contrario all’ipotesi allo studio del Governo. La mia posizione sarebbe la stessa se la Provincia di Rovigo non fosse nell’elenco delle 44 amministrazioni sul patibolo. Anche perché la compagnia è delle migliori: 10 delle 11 Province toscane, 9 su 11 dell’Emilia Romagna, 8 su 12 del Piemonte. In sostanza, quasi il gruppo delle istituzioni più virtuose di tutto il Paese. Si taglia la rappresentanza e nulla si fa per il sottobosco di enti di nominati e cooptati. Senza contare gli enti di secondo grado: un uomo coraggioso come Monti può per una volta non partire dagli ultimi e affrontare prima il vero cuore del problema?


Il gruppo consiliare democratico presente al completo si è dimostrato pronto a far proprie le istanze dei lavoratori: “Il deve essere avviato in tempi rapidi e con il coinvolgimento di tutti gli interessati, in modo da arrivare alla scadenza del 31 dicembre, con una proposta condivisa che stabilisca con chiarezza ruoli, funzioni e risorse, salvaguardando e valorizzando le competenze. Farsi trovare impreparati e produrre qualcosa di rabberciato aggiungerebbe danno al danno”.


Il consigliere regionale del Pd ha partecipato ad un incontro organizzato dal Pd nella sala consiliare del Comune di Lendinara insieme al presidente della commissione Sanità Leonardo Padrin: “Questo Piano va troppo piano e se alcuni principi sono condivisibili in linea teorica, bisogna anche saperli modulare sulla realtà. Se si vuole deospedalizzare servono investimenti sul territorio e non solo dismissioni di strutture. Il San Luca di Trecenta deve specializzarsi in modo non da sopravvivere ma da crescere”