Visita nelle zone colpite dalla tromba d’aria: “Non solo comprendere l’emergenza, ma guardare a come rilanciare l’eccellenza agroalimentare del Polesine

Inserito il 26 Agosto 2013 in Blog


Insieme all'onorevole del Pd Diego Crivellari da Canaro a San Bellino, passando per Giacciano e Badia, incontrando amministratori ed imprenditori agricoli per toccare con mano la devastazione del maltempo e capire come evitare che il primario altopolesano si fermi

“Quello che ci muove non è solo la logica di comprendere i danni provocati dall’emergenza, ma anche la volontà di stringere un legame più forte con una realtà d’eccellenza che, proprio con la drammatica occasione della tromba d’aria e della grandinata del 14 agosto, è stata messa sotto i riflettori: l’agricoltura di queste zone, colpita in modo più duro dal maltempo, è un’agricoltura specializzata e di altissima qualità. Superare il contingente e guardare avanti è una necessità e un obbligo”. Questo lo spirito con il quale l’onorevole del Pd Diego Crivellari ed il vicepresidente della commissione Agricoltura del consiglio regionale Graziano Azzalin hanno effettuato questa mattina un ampio sopralluogo nelle zone colpite dal nubifragio di Ferragosto.

Prima tappa della ricognizione, la cantina del Consorzio viticoltori di Canaro, dove ad accogliere i due esponenti democratici, insieme al presidente Nicola Zaggia ed al produttore Luca Bombonato, era presente anche il sindaco di Canaro Nicola Garbellini. “Per noi il danno è stato del 25% – ha spiegato Bombonato – ed incide pesantemente sul nostro profitto. E’ importante intervenire, perché il nostro vitigno, il Turchetta, si coltiva solo qui. Anzi, anche nell’ottica di spostare la cantina in un futuro prossimo, abbiamo pensato all’idea di una festa del vino polesano”. “Entro fine mese – ha sottolineato Garbellini – completeremo la stima complessiva dei danni nel nostro comune, gravemente colpito anche se fortunatamente in misura minore rispetto ad altre zone”.

 

E letteralmente in ginocchio è, per esempio è la cooperativa Consorzio Frutticoltori del Tartaro di Giacciano con Baruchella: “Mai in questi 52 anni di vita la nostra cooperativa, che riunisce 200 soci ed impiega 15 dipendenti e fino a 70 stagionali, esportando in tutto il mondo– hanno spiegato il presidente ed i membri del cda che hanno accompagnato, insieme al presidente della commissione Agricoltura del Comune di Badia Stefano Segantin, Azzalin e Crivellari nella visita allo stabilimento produttivo – aveva subito un evento così distruttivo. L’apocalisse del 14 agosto, che ha flagellato paesi e campagne, ha distrutto almeno 10mila tonnellate di prodotto, ma gli effetti si vedranno anche nel prossimo biennio, perché mancheranno all’appello almeno altre 10mila tonnellate, per una perdita complessiva di circa 9 milione di euro. Senza contare i problemi con gli ordinativi ed il mancato conferimento, nonché una riduzione dei contributi Ocm”. “Dal punto di vista regionale – ha spiegato Azzalin – mi attiverò perché si possano intraprendere azioni concrete, come l’abbattimento degli interessi sul credito, accanto ad iniziative specifiche per sostenere gli agricoltori colpiti già con il prossimo Psr. Per quanto riguarda i contributi, tuttavia, un ruolo importante lo dovranno svolgere i nostri rappresentanti in Parlamento e in Europa, come Diego e come il residente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro, che prossimamente sarà proprio in visita in Polesine”. “Fondamentali – ha rimarcato Crivellari – saranno le sinergie fra tutti i rappresentanti istituzionali, al di là delle bandierine, ma importante anche rilevare il ruolo che in casi come questi deve svolgere la cooperazione”.

 

Discorsi analoghi, anche le se le perdite sono state più contenute, alla Cooperativa Ortofrutticola Alto Polesine di Badia, altra realtà di eccellenza del territorio: “Questo nuovo disastro arriva ad un anno di distanza da quello provocato dalla siccità: per le nostre aziende è davvero difficile riuscire a rialzarsi. Fondamentale sarà un aiuto dal punto di vista del credito”.

 

Dopo un passaggio attraverso le coltivazioni e gli edifici colpiti pesantemente dalla furia atmosferica, Azzalin e Crivellari hanno fatto tappa a San Bellino dove hanno chiuso il sopralluogo e dove è stata ribadita l’attenzione delle due istituzioni alla presenza del sindaco Massimo Bordin che ha ricevuto i due in biblioteca. L’onorevole, in questa sede, ha ricordato come “l’eccezionalità ormai sia sempre più la norma e a fronte di ciò i fondi a disposizione del governo centrale vanno rifinanziati per coprire le esigenze e i bisogni di aziende e privati. Siamo in prima linea per le nostre eccellenze – ha chiuso – anche perché sono fermamente convinto che il green sia il futuro, il volàno da cui far ripartire la ripresa di questo territorio”.

 




Lascia un commento