Fracasso e Azzalin (PD): “Elezioni a fine giugno? Votare tra due mesi è pericoloso”

Inserito il 10 Aprile 2020 in Blog


Zaia ascolti il professore Palù non solo quando gli fa comodo.

“Elezioni a fine giugno? Zaia ascolti il professore Palù non solo quando parla di tamponi e test: andare alle urne è un assembramento, per dimensioni, non diverso da quello in una discoteca. Il voto è stato rinviato anche in Paesi dove ci sono meno contagiati che in Italia, insistere nel contrario è da irresponsabili. A meno che Zaia e il commissario scientifico non ci assicurino che dal 3 maggio si potrà fare politica nelle piazze senza rischi”. A dirlo il capogruppo del Partito Democratico Stefano Fracasso e il consigliere Graziano Azzalin.

“C’è infatti chi deve raccogliere le firme per presentare le liste ed è loro diritto, si tratta di una questione di democrazia non secondaria. Altrimenti ci spieghi di cosa sta parlando. E poi, vuole una campagna elettorale virtuale, on line? Oppure pensa a iniziative pubbliche in piazza mentre negozi, bar e ristoranti sono chiusi? Zaia dovrebbe anzitutto mettersi d’accordo con se stesso: un giorno predica ai veneti di restare chiusi in casa per non rischiare un peggioramento del contagio e il giorno dopo vuole il ‘liberi tutti’ per la campagna elettorale, dicendosi sicuro che in autunno il quadro peggiorerà nuovamente. Non è un comportamento serio quello di chi vuole andare al voto ad ogni costo in un periodo emergenziale per massimizzare il proprio consenso”.




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