Chiusura del punto nascite di Adria, smentite le bugie elettorali di Zaia. Serve una riorganizzazione vera della rete ospedaliera, basta con le false promesse

Inserito il 11 Luglio 2018 in Sanità, Sociale, Territorio


I fatti hanno la testa dura, più delle bugie di Zaia che continua a governare il Veneto promettendo tutto a tutti.

“I fatti hanno la testa dura, più delle bugie di Zaia che continua a governare il Veneto promettendo tutto a tutti senza assumersi poi la responsabilità di quello che dice”. È quanto afferma il consigliere del Partito Democratico Graziano Azzalin a proposito della chiusura del punto nascite di Adria che smentisce quanto dichiarato dal governatore sull’ospedale di Zaia in campagna elettorale solo poche settimane fa.

“Con una totale assenza di stile ha zittito in maniera volgare chi denunciava il ridimensionamento del nosocomio, ma la situazione è sotto gli occhi di tutti. Ed è peggiore delle previsioni. In Polesine stiamo assistendo a un lento ma progressivo depauperamento dell’intera struttura ospedaliera pubblica, la riforma sanitaria con l’accorpamento delle Ulss non ha portato alcun beneficio. Zaia, anziché attaccare chi lo critica, progetti una vera razionalizzazione della rete ospedaliera, senza illudere nessuno”.

“I prossimi mesi saranno cruciali, con il Piano sociosanitario dove si dovranno affrontare nel merito le questioni, con il potenziamento della struttura di Rovigo e la specializzazione per quello di Adria, e le successive schede. Una vera riorganizzazione, che sia positiva per il territorio, non si fa promettendo la luna nel pozzo, con ospedali generalisti dovunque per racimolare voti in campagna elettorale. È un atteggiamento scorretto e dannoso. Zaia abbandoni propaganda e bugie e cominci invece a governare”.




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