Attività diagnostiche in ritardo, Zaia risolva i problemi anziché nascondersi dietro all’emergenza Covid

Inserito il 19 Giugno 2020 in Blog, Primo piano


La piena ripresa delle visite ambulatoriali e della diagnostica non può attendere oltre

“Zaia non può nascondersi dietro l’emergenza Covid-19 per le promesse non mantenute e giustificare così il forte ritardo delle attività ambulatoriali e diagnostiche nelle Ulss venete. Questa situazione c’era anche prima, adesso si è aggravata. Ma la Giunta deve lavorare per risolvere i problemi, non chiedere comprensione agli utenti. Troppo comodo volere solo gli onori senza gli oneri”. Così Graziano Azzalin commenta le dichiarazioni odierne del presidente della Regione sui ritardi nelle prestazioni sanitarie ordinarie. “La piena ripresa delle visite ambulatoriali e della diagnostica non può attendere oltre, si tratta di disservizi pesanti. Un diagnosi non fatta per tempo, per esempio, può costare anche la vita; non si muore solo di Covid-19. Dietro a questa situazione – insiste Azzalin – ci sono precise responsabilità. Sarebbe bene che Zaia dicesse quante risorse la Regione ha messo affinché i medici smaltissero le lunghe liste di attesa, per incrementare il personale o potenziare le strutture. Negli anni non è stata fatta alcuna scelta per invertire la tendenza. Quanto messo in campo finora è stato insufficiente e l’emergenza coronavirus l’ha evidenziato chiaramente. Zaia prenda atto che qualcosa non funziona e risolva i problemi che piano piano stanno venendo a galla. Forse è per questo che aveva così fretta di andare a votare, in barba alla sicurezza dei veneti e alle più elementari regole democratiche”.




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