Warning: Undefined array key "HTTP_X_FORWARDED_FOR" in /home/mhd-01/www.grazianoazzalin.it/htdocs/wp-config.php on line 104
Crisi settore ittico, serve una legge speciale per il Delta - Graziano Azzalin

Crisi settore ittico, serve una legge speciale per il Delta

Inserito il 13 Dicembre 2013 in Agricoltura, Ambiente, Bonifica, Lavoro, Pesca, Territorio


Al consiglio comunale aperto di Porto Tolle ho sottolineato cosa può e cosa non deve fare la politica: no alle compromissioni, sì al dialogo. Va trovata una soluzione alla frammentazione di competenze ed alle sovrapposizioni che rendono la macchina della burocrazia lenta e farraginosa e gli interventi tardivi e spesso non risolutivi in quanto semplici misure tampone: serve un piano a lungo termine

“La pesca è il patrimonio più prezioso del Polesine: non possiamo permetterci di lasciarla morire lentamente”. Con queste parole il consigliere regionale Graziano Azzalin ha aperto il suo intervento nel corso del consiglio comunale aperto di Porto Tolle di ieri sera che si proponeva, appunto, di affrontare i problemi relativi alla crisi del settore ittico locale. In sala consiliare, una nutrita presenza di pescatori ed istituzionale, oltre alla presidente della Provincia di Rovigo ed all’assessore regionale Franco Manzato.

“La prima questione – ha sottolineato l’esponente democratico – riguarda l’ambiente di lavoro, che per i pescatori del nostro Delta è assolutamente particolare: un ecosistema unico e fragile, ma che esiste proprio grazie all’opera continua dell’uomo. Per questa sua peculiarità è necessaria un’attenzione continua e costante, oltre ad una semplificazione dei vincoli burocratici. In mattinata sono andato a vedere i lavori che la Regione ha finalmente avviato alle bocche del porto di Pila. Deve far riflettere il fatto che un intervento così atteso ed indispensabile fosse stato deliberato già un anno, con relativo finanziamento, ma i lavori sono partiti solo ora. Ecco, questo non è accettabile, perché si tratta di ritardi che fanno perdere tempo prezioso che, per i pescatori, è denaro. La politica deve farsi carico di trovare una soluzione alla frammentazione di competenze ed alle sovrapposizioni che rendono la macchina della burocrazia lenta e farraginosa e gli interventi tardivi e spesso non risolutivi in quanto semplici misure tampone. Serve un piano a lungo termine, è bene iniziare a pensare ad una legge speciale per il Delta che preveda semplificazioni e una gestione integrata, come già è stata fatta per la laguna di Venezia. Da parte mia e del mio partito su questo ci sarà il massimo impegno”.

“Quello che, invece, la politica non deve fare – ha concluso il consigliere regionale – è intervenire nelle questioni relative alla gestione del consorzio pescatori. Anzi, volendo trovare un ulteriore concausa alle difficoltà che sta vivendo il nostro settore, questa è proprio un’eccessiva commistione fra aspetti tecnico-economici e politici. Con la politica ci deve essere confronto e dialogo, ma non compromissioni. Senza entrare nelle questioni private dei pescatori, che hanno la maturità e l’esperienza per risolvere i loro problemi societari, mi limito a dire che il consorzio non deve essere messo in dubbio come istituzione: sarebbe un errore miope le cui conseguenze si farebbero sentire nel lungo periodo”




Lascia un commento