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Banca della Terra, una legge che offre opportunità concrete e che conferma la volontà di rafforzare il ruolo di presidio ambientale e di volano per lo sviluppo dell'agricoltura - Graziano Azzalin

Banca della Terra, una legge che offre opportunità concrete e che conferma la volontà di rafforzare il ruolo di presidio ambientale e di volano per lo sviluppo dell’agricoltura

Inserito il 31 Luglio 2014 in Agricoltura, Ambiente, Bonifica, Politica, Sociale, Territorio, Turismo


“Potrà sembrare una piccola cosa, ma l’istituzione della Banca della Terra Veneta rappresenta un grande passo in avanti per l’agricoltura, il cui ruolo di presidio ambientale e volano per lo sviluppo viene confermato e rafforzato. Non solo, infatti, si interviene per mettere a valore i tanti terreni incolti o sottoutilizzati, compresi quelli in abbandono ed […]

“Potrà sembrare una piccola cosa, ma l’istituzione della Banca della Terra Veneta rappresenta un grande passo in avanti per l’agricoltura, il cui ruolo di presidio ambientale e volano per lo sviluppo viene confermato e rafforzato. Non solo, infatti, si interviene per mettere a valore i tanti terreni incolti o sottoutilizzati, compresi quelli in abbandono ed utilizzabili in virtù della legge 4 agosto 1978, n. 440 ‘Norme per l’utilizzazione delle terre incolte, abbandonate o insufficientemente coltivate’, quindi di almeno 15mila ettari che possono essere messi a frutto, ma si agisce sul fronte del contrasto al degrado ambientale, della salvaguardia del suolo e degli equilibri idrogeologici e, soprattutto, si offrono concrete opportunità occupazionali”. Entusiastico il commento del vicepresidente della commissione regionale Agricoltura Graziano Azzalin all’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio della legge che dota il Veneto della cosiddetta “banca della terra”, per censire e assegnare terreni incolti o abbandonati, di proprietà pubblica o privata, da restituire ad uso agricolo, con priorità per i giovani agricoltori.

“Non si tratta di un’idea del tutto nuova – spiega Azzalin – già altre Regioni hanno compiuto questa scelta e già nel 1980 con la legge 30 il Veneto aveva cercato di andare in questa direzione, ma per una serie di motivi si è giunti alla sua abrogazione nel 2004. Da allora il Veneto ha continuato a vedere la propria superficie agricola utilizzata diminuire di anno in anno, per quasi un 5% complessivo, mentre la richiesta di terra non è diminuita. Con questo provvedimento si cerca proprio di incrociare domanda ed offerta e di dare nuove possibilità al primario veneto, che rappresenta uno dei settori economicamente più rilevanti, al punto da essere l’unico con il segno più, e di ampliare al tempo stesso quei benefici che solo la coltivazione apporta all’intero territorio. E tutto questo rendendo possibile la creazione di nuovi posti di lavoro. Fra l’altro, proprio in questi giorni il ministro Martina è riuscito a far passare nel Decreto Competitività un pacchetto di azioni coordinate e consistenti, ribattezzato ‘Campolibero’, che contiene scelte forti sia sulla semplificazione che sul sostegno all’occupazione, all’impresa e all’innovazione in agricoltura. Da parte della politica, dunque, sono state messe in campo una serie di misure che agevolano al massimo chi vuole fare impresa agricola. E questo è un segnale di grande importanza”.

Fra gli emendamenti approvati, anche uno a firma congiunta Bendinelli-Azzalin, con il quale, spiega lo stesso esponente democratico, “si danno 90 giorni di tempo alla Giunta per mettere ‘in banca’ la parte dei terreni di Veneto Agricoltura utilizzabili subito per essere assegnati a chi desidera coltivarli. Insieme a questo, c’è un impegno comune a non attendere la scadenza prevista dei sei mesi ritenuti necessari per la disciplina del funzionamento della Banca della Terra, cercando di accelerare il più possibile i tempi. Anche i Comuni, che avranno un ruolo centrale nella realizzazione del censimento dei terreni utilizzabili, dovranno iniziare da subito ad organizzarsi per poter offrire ai propri cittadini il massimo delle possibilità offerte da questa importantissima legge”.

 




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