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Agricoltura: Bene la nuova legge sulla canapa approvata in Senato, merito anche del lavoro del Centro di ricerca di Rovigo - Graziano Azzalin

Agricoltura: Bene la nuova legge sulla canapa approvata in Senato, merito anche del lavoro del Centro di ricerca di Rovigo

Inserito il 30 Novembre 2016 in Agricoltura, Territorio


Finalmente la legge sulla canapa è arrivata al traguardo: il settore viene così regolamentato. E il merito è anche dell’azione costante del Centro di ricerca di Rovigo.

“Finalmente la legge sulla canapa è arrivata al traguardo: il settore viene così regolamentato. E il merito è anche dell’azione costante del Centro di ricerca di Rovigo”. È il commento di Graziano Azzalin, Consigliere regionale del Partito Democratico, in merito al via libera da parte della commissione Agricoltura al Senato, in sede deliberante, del Pdl per lo sviluppo della filiera della canapa.

“È un comparto che ha un potenziale enorme anche in Veneto – continua Azzalin – sia dal punto di vista economico che per quanto riguarda la sostenibilità ambientale. Si tratta in realtà di un ritorno, visto che specialmente nell’area padana c’è una lunga tradizione grazie alle particolari condizioni geoclimatiche. Non dimentichiamo che fino alla metà del secolo scorso l’Italia era il secondo produttore dietro l’Unione Sovietica”. “La legge – spiega l’esponente democratico – consente la coltivazione della canapa senza la necessità di autorizzazione per le varietà certificate con contenuto di Thc al massimo dello 0,2% e individua i settori produttivi in cui può essere impiegata, che sono tantissimi: dal campo medico al tessile, passando per l’alimentare, la carta e l’edilizia, solo per citarne alcuni”.

“È il coronamento del lavoro di tanti anni – conclude Azzalin – ma anche un punto di partenza per il Centro polesano, un’eccellenza della ricerca e della sperimentazione in agricoltura, come ha potuto verificare in prima persona il ministro alle Politiche agricole Maurizio Martina che si è speso per il suo potenziamento quando sembrava che fosse a rischio chiusura”.




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