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Si apre la campagna elettorale: da capolista in corsa per un altro mandato - Graziano Azzalin

Si apre la campagna elettorale: da capolista in corsa per un altro mandato

Inserito il 13 Aprile 2015 in Politica, Primo piano, Territorio


La mia “rivoluzione del modello di sviluppo”: basta cemento, asfalto e discariche, puntiamo su sicurezza, tutela e valorizzazione della nostra terra. Tanti sindaci ed esponenti del primario al mio fianco per la nuova corsa elettorale

“Basta con asfalto, cemento e discariche, la più grande rivoluzione che si può fare in Veneto è quella di cambiare il modello di sviluppo e di ripartire dalla nostra terra: la più grande opera pubblica che dobbiamo realizzare è quella della messa in sicurezza, della tutela e della valorizzazione del territorio”. E’ questo il cuore dell’intervento che il consigliere regionale Graziano Azzalin, in corsa per un nuovo mandato come capolista polesano del Pd ha fatto durante la presentazione della sua candidatura che si è tenuta nella Pescheria nuova a Rovigo. “In questo senso ho scritto insieme al collega Pigozzo una legge coraggiosa sul consumo di suolo zero, che non solo impedisce la distruzione di nuovo terreno agricolo, ma ne favorisce il recupero. E’ con questo spirito che si costruisce il futuro, puntando sulla risorsa più preziosa e non delocalizzabile: la nostra terra”.

Una sala gremita da tanti cittadini e molti esponenti del Pd, dall’onorevole Diego Crivellari alla candidata sindaco di Rovigo Nadia Romeo, ma anche da esponenti di altri partiti, oltre che di movimenti, associazioni, sindacati e di associazioni di categoria e del settore primario. Tanti soprattutto i rappresentanti delle amministrazioni comunali da un capo all’altro del Polesine, molti dei quali sono intervenuti direttamente o nei video proiettati durante la serata. Dai primi cittadini Frassinelle Ennio Pasqualin, di Taglio di Po Francesco Siviero, di Melara Paola Davì, di Porto Viro, Thomas Giacon, così come da quelli di San Martino Vinicio Piasentini ed Arqà Chiara Turolla, forte è stata la testimonianza di “un consigliere che ha saputo essere sempre presente sul territorio e vicino agli amministratori, che sempre hanno potuto trovare in lui una persona pronta ad impegnarsi e ad offrire il proprio supporto”.

Endorsement significativi sono poi arrivati dal settore primario polesano. E’ proprio in questo campo che si è indirizzata gran parte del lavoro di Azzalin, vicepresidente della commissione Agricoltura, che ha agito da “opposizione governante”, come è stato da più parti sottolineato. “Il mio impegno – ha sottolineato lo stesso Azzalin – si è indirizzato soprattutto nel creare nuove opportunità in questo settore che si è dimostrato più resistente degli altri alla crisi. In questo senso vanno le leggi alle quali ho collaborato in prima persona come quella sull’agriturismo e l’ittiturismo, che permette nuovi investimenti collegando il settore primario con il settore del turismo e come quella sull’agricoltura sociale, che coniuga invece l’impresa agricola con i servizi che spesso è difficile offrire nei territori rurali, come gli asili, l’assistenza ai disabili o il reinserimento lavorativo. La legge sulla banca della terra, invece, permette di sfruttare terreni inutilizzati anche da parte di nuovi imprenditori, in particolare giovani. Per la pesca invece mi sono speso per evitare i finanziamenti a pioggia ed ho chiesto ed ottenuto interventi strutturali, come quello sul porto di Pila e quelli sulle lagune”.

L’impegno in questo senso è stato sottolineato anche dalle testimonianze del presidente della cooperativa pescatori Adriatico di Scardovari Roberto Finotello e della cooperativa Villaggio Pascatori di Pila Angelo Boscolo, del presidente della Cia Giordano Aglio, dell’imprenditore agricolo Silvestro Zecchin e dell’allevatore Mariano Patergnani.

Importanti anche i passaggi sulla sanità e sul sociale, rimarcati anche dal direttore del Sert Marcello Mazzo, con Azzalin che ha puntato il dito in particolare contro i project financing: “Sono quelli il primo male della nostra sanità, un buco nero che ha drenato risorse significative. La deospedalizzazione accompagnata dall’assistenza territoriale è un principio che ci trova d’accordo, ma questo non è stato fatto nonostante le promesse, così come la riduzione delle Ulss”.

“Non solo ci vuole il coraggio di cambiare, come dice Alessandra Moretti – ha concluso Azzalin – ma il cambiamento è ormai necessario e inevitabile. Questa Giunta ha mal amministrato, ha gestito le risorse in modo improprio e non ha compiuto le riforme promesse a cominciare da quella sulla sburocratizzazione ed è mancata al suo compito primario di programmazione non approvando tutti i più importanti piani regionali. E la schifezza dell’ultimo bilancio è la conferma di tutta l’inadeguatezza di chi avrebbe dovuto governare”.

E non è un dettaglio che nell’ultimo intervento della serata, quello dell’ex sindaco di Rovigo Fausto Merchiori sia arrivato una sorta di auspicio per “un ruolo di governo regionale per una persona caparbia e determinata come Graziano con il quale ho avuto la fortuna di lavorare per Rovigo”.




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