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Legittima difesa, la demagogia della Lega si schianta ancora una volta contro la Costituzione - Graziano Azzalin

Legittima difesa, la demagogia della Lega si schianta ancora una volta contro la Costituzione

Inserito il 14 Aprile 2017 in Primo piano


L’onda della demagogia leghista si schianta ancora una volta contro la Costituzione. Continuano a fare leggi farlocche di pura propaganda e questo è il risultato.

“L’onda della demagogia leghista si schianta ancora una volta contro la Costituzione. Continuano a fare leggi farlocche di pura propaganda e questo è il risultato”. Commenta così il consigliere del Partito Democratico Graziano Azzalin la bocciatura da parte della Consulta dell’articolo 12 della Legge di stabilità del 2016 che istituiva un fondo per il patrocinio legale gratuito a sostegno dei cittadini veneti colpiti dalla criminalità e accusati di eccesso colposo di legittima difesa o di omicidio colposo.

“Uno stop ampiamente prevedibile, perché era evidente il conflitto con la competenza esclusiva dello Stato in materia di sicurezza. Fra impugnative del Governo, ultima quella sulla precedenza ai veneti nelle scuole e negli asili nido, e successive bocciature della Corte Costituzionale rischiamo ormai di perdere il conto. E non perché Roma è ‘cattiva’ e ce l’ha con Venezia, come afferma troppo spesso il presidente Zaia: la realtà è che sono leggi sbagliate nel merito e nel metodo, con un destino segnato in partenza. Parliamo di soldi spesi male per i politici? Iniziamo a guardare alla qualità del lavoro”, l’auspicio del consigliere del PD.

“Il vero obiettivo di questi provvedimenti è quello di spostare l’attenzione dalle responsabilità della Giunta Zaia dai problemi reali che affliggono il Veneto: dal crac delle Popolari, alle tasse per riparare agli errori commessi nel contratto per la Superstrada Pedemontana, dalla sottovalutazione del caso-Pfas fino ai Parchi del Delta, dei Colli e della Lessinia commissariati e alle leggi di riforma promesse, ma ferme al palo da anni. Problemi che non si risolvono certo con un referendum per l’autonomia”.

“Dopo questa batosta – termina Azzalin – auguro a Zaia e alla sua maggioranza di prendersi qualche giorno di vacanza. Ma lo auguro soprattutto ai veneti, affinché non trovino nell’uovo di Pasqua la sorpresa di un’altra legge ultraleghista, buona per parlare alla pancia e fare una campagna elettorale permanente, ma dagli effetti pratici assolutamente nulli”.




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