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Il Prosecco è un'eccellenza su cui scommettere, ma serve la certificazione di tutto il processo produttivo per competere ad alti livelli - Graziano Azzalin

Il Prosecco è un’eccellenza su cui scommettere, ma serve la certificazione di tutto il processo produttivo per competere ad alti livelli

Inserito il 30 Novembre 2016 in Primo piano


Il Prosecco è l’oro del Veneto, ma la questione ambientale deve essere messa al centro: non possiamo impiantare vigneti ovunque. E il rischio, a spremere troppo il territorio, è quello di trovarsi con un pugno di mosche in mano.

“Il Prosecco è l’oro del Veneto, ma la questione ambientale deve essere messa al centro: non possiamo impiantare vigneti ovunque. E il rischio, a spremere troppo il territorio, è quello di trovarsi con un pugno di mosche in mano”. Questo il parere del consigliere del Partito Democratico Graziano Azzalin, oggi a Oderzo dove ha partecipato al Forum Viticolo Regionale, organizzato dalla Confederazione Italiana Agricoltori.

“Il settore vitivinicolo è in forte espansione, con un fatturato complessivo di oltre tre miliardi, due dei quali riguardano il Prosecco: bisogna però porsi una serie di problemi per evitare che la scommessa su una delle nostre eccellenze alla fine ci si ritorca contro. Nel giro di pochi anni la produzione di glera, il vitigno del Prosecco, è praticamente raddoppiata e questa espansione ha creato uno squilibrio con il paesaggio e l’ambiente, anche perché viene fatto ampio uso di prodotti chimici”, ha aggiunto Azzalin, facendo poi riferimento alle polemiche che hanno fatto seguito alla puntata della trasmissione televisiva “Report” dedicata al boom del Prosecco.

“Non bisogna però criminalizzare nessuno, anzi sottolineiamo anche i dati positivi, come il 20% di produzione biologica, che va incoraggiata. Quel servizio, come è stato detto anche dai partecipanti al convegno, deve essere preso come uno stimolo a fare meglio, a porsi seriamente la questione ambientale e ad accelerare sulla certificazione. Qua anche la Regione poteva e doveva muoversi con maggiore incisività, ponendosi nell’ottica di governare un fenomeno complesso, anziché reagire alle osservazioni e alle critiche di una trasmissione televisiva”.




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