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Gioco d'azzardo, Pd all'attacco

Gioco d’azzardo, Pd all’attacco: 4 milioni per combattere la dipendenza fermi da otto mesi

Inserito il 1 Settembre 2016 in Blog, Primo piano


L’efficienza di Zaia si conferma soltanto di facciata: da inizio 2016 sono fermi ben quattro milioni di euro destinati alla prevenzione e al contrasto del gioco d’azzardo. E, a distanza di otto mesi, non sono neanche stati chiariti i criteri in base ai quali siano state assegnate le risorse. La dipendenza in Veneto riguarderebbe circa 15mila persone.

L’efficienza di Zaia si conferma soltanto di facciata: da inizio 2016 sono fermi ben quattro milioni di euro destinati alla prevenzione e al contrasto del gioco d’azzardo. E, a distanza di otto mesi, non sono neanche stati chiariti i criteri in base ai quali siano state assegnate le risorse. La dipendenza in Veneto riguarderebbe circa 15mila persone.

Un’emergenza che la maggioranza, al di là delle dichiarazioni, non considera tale: a dicembre la Conferenza Stato-Regioni ha assegnato al Veneto quattro milioni per il contrasto del Gioco d’azzardo patologico (Gap), fondi che la Giunta ha poi equamente diviso tra la Ulss 9 di Treviso e l’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, ancora fermi al palo. Da una parte si protesta nei confronti del governo di Roma, presentando a distanza di poco tempo due progetti di legge in cui si chiedono stesse cose, poi però non vengono spesi soldi che già ci sono. Addirittura a giugno la Giunta ha risposto a un’interrogazione sul gioco d’azzardo senza neanche citare i quattro milioni a disposizione.

Abbiamo presentato un’interrogazione, sottoscritta anche insieme ai colleghi di partito Claudio Sinigaglia, Bruno Pigozzo, Francesca Zottis, Orietta Salemi e Piero Ruzzante, Alessandra Moretti. In base alla Legge regionale numero 6 del 27 dell’aprile 2015 (articolo 20), le Ulss devono adottare un programma di prevenzione diagnosi, cura e riabilitazione delle persone affette da Gap coinvolgendo enti, associazioni e altri soggetti, anche privati, fornire uno specifico programma terapeutico assicurando le adeguate prestazioni medico-specialistiche, sia in regime ambulatoriale che residenziale, promuovere gruppi di auto-aiuto e predisporre dei test di autovalutazione e verificasul rischio da dipendenza da esporsi nelle sale da gioco e negli esercizi commerciali dove sono installati apparecchi per il gioco d’azzardo.

Dopo otto mesi dalla disponibilità dei fondi, quali progetti e iniziative sono stati effettivamente avviati? Quattro milioni stanziati per combattere una dipendenza e ancora inutilizzati non sono proprio un bello spot per quella efficienza che la Giunta Zaia continua, senza motivo, a sbandierare.




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